E’ stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari di Trapani, su richiesta della Procura della Repubblica, il fermo di polizia giudiziaria eseguito dalla Squadra Mobile della Questura di Trapani, sabato scorso, a carico di un trentasettenne di origine trapanese, ritenuto responsabile del delitto di violenza sessuale nei confronti di una donna straniera.
L’episodio era stato consumato nei pressi delle Mura di Tramontana, nella notte di venerdì venticinque novembre, durante la quale la vittima, di origine ucraina, era stata soccorsa da un equipaggio del 118 su di una panchina in marmo disseminata di sostanza ematica.
Le indagini, condotte dal personale della Polizia di Stato e coordinate dalla Procura della Repubblica di Trapani, erano state avviate già dalla prima mattinata, a partire dalla minuziosa analisi dei sistemi di videosorveglianza ubicati nella zona.
Gli investigatori avevano poi concentrato le proprie attenzioni sulle ultime frequentazioni della donna, senza fissa dimora e da alcuni mesi gravitante nella provincia di Trapani.
Le informazioni assunte dalla vittima, sentita dagli operatori della Squadra Mobile e dal Pubblico Ministero, suffragate da puntuali riscontri emergenti dall’attività tradizionale e scientifica svolta sul territorio, avevano condotto, nella notte di sabato, all’adozione del provvedimento nei confronti dell’indagato, convalidato poi dal GIP al termine dell’interrogatorio di garanzia.
Oltre al delitto di violenza sessuale, a carico dell’uomo, è stato contestato anche quello di lesioni personali a causa delle gravi ferite riportate dalla cittadina straniera, sottoposta anche ad un delicato intervento chirurgico.
Proseguono le indagini per acquisire ulteriori elementi.
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