Il gip del Tribunale dei minori di Palermo Alessandra Puglisi ha archiviato la posizione di G.V., il minorenne di Campobello di Mazara che nel 2021 rimase coinvolto nell’inchiesta per violenza sessuale su una ragazza di Campobello. Per quell’indagine il Tribunale di Marsala ha condannato Francesco ed Eros Biondo a 6 anni e 4 mesi, Giuseppe Titone a 4 anni mentre ha assolto Dario Caltagirone.
Il minore (oggi, intanto, diventato maggiorenne), difeso dall’avvocato Marco Campagna, finì nell’indagine perché, secondo
l’accusa, avrebbe partecipato, insieme agli altri ragazzi, agli abusi sulla ragazza all’interno di una casa di Tre Fontane.
Durante il dibattimento presso il Tribunale di Marsala sono emersi, invece, elementi a discolpa del minore. La stessa
ragazza ha riferito in aula che il minore era presente a quella festa ma non avrebbe fatto nulla e non avrebbe partecipato alla
violenza sessuale.
Così la Procura presso il Tribunale dei minori ha chiesto l’archiviazione al gip che l’ha accolta. “Per i genitori e lo stesso ragazzo è finito un incubo – chiarisce l’avvocato Campagna – il clamore mediatico attorno alla vicenda lo aveva quasi individuato come colpevole ma i genitori e il ragazzo hanno sempre avuto fiducia nella Magistratura”.
E’ stato denunciato a piede libero con l’accusa di violenza sessuale l’addetto alle cabine della nave Europa Palace che avrebbe molestato una passeggera catanese di 30 anni.
A raccontare la violenza è stata proprio la giovane domenica mattina alle cinque ai dipendenti della reception della nave. La donna ha raccontato di aver chiamato l’ex fidanzato dopo essere stata violentata da un componente dell’equipaggio della nave che da Cagliari la stava portando a Palermo.
Una vicenda che, però, non convince gli investigatori che finora non hanno trovato alcun riscontro alle parole della presunta vittima. La donna, visitata dai medici dell’ospedale Policlinico dopo la denuncia, non presenterebbe alcun segno di violenza e non ci sarebbero tracce di sue telefonate ad amici o ex fidanzati. Le indagini, coordinate dalla procura di Palermo e condotte dalla squadra mobile di Palermo, comunque non si fermano.
Dagli accertamenti sarebbe emerso intanto che la trentenne era sotto effetto di stupefacenti. La vicenda inizia ieri mattina all’alba. Intorno alle cinque la presunta vittima lascia la cabina e va alla reception della nave per riferire quanto le sarebbe accaduto.
Appena l’imbarcazione giunge in porto viene fatta scendere e viene sentita dalla polizia alla quale fa un sommario identikit dell’autore delle molestie, in una seconda versione divenute violenza sessuale: si tratta di un marittimo che lavora per la Europa Palace della Grimaldi. La trentenne viene poi portata dai sanitari del 118 all’ospedale Policlinico per essere visitata.
Nessuna traccia degli abusi viene trovata dai medici. Il marittimo intanto viene identificato e sentito dagli agenti. Ai poliziotti racconta però una storia totalmente diversa. L’uomo nega di aver abusato della trentenne pur ammettendo di essere entrato nella sua cabina.