I Carabinieri del NAS di Palermo, con il supporto dei militari della Compagnia di Mazara del Vallo hanno effettuato verifiche e ispezioni ad attività commerciali operanti nel settore vitivinicolo nei territori di Marsala e Mazara del Vallo.
Multe e sequestri
I militari hanno sequestrato 980 bottiglie di vino bianco (circa 750 litri) prive della prevista tracciabilità delle materie prime impiegate per garantirne la sicurezza della filiera alimentare e 4.000 litri di vino sfuso contenuto in silos in quanto privo di documentazione della cantina di provenienza. I Carabinieri hanno anche riscontrato il mancato aggiornamento del registro di vinificazione e la mancata comunicazione all’Agenzia delle Dogane dell’aggiornamento della planimetria dei vasi vinari presenti in cantina, elevando al legale rappresentante sanzioni per circa 5.000 euro.
Malori dopo la cena col Kebab, Carabinieri chiudono ristorante mediorientale
I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Palermo hanno notificato al titolare di un ristorante mediorientale sito nel centro storico del capoluogo, il provvedimento di chiusura dell’attività, emesso dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASP in seguito all’ispezione condotta dai militari e dai tecnici della prevenzione.
Controlli NAS su segnalazione dei cittadini
La verifica dell’esercizio commerciale, svolta dal NAS di Palermo nell’ambito della più ampia strategia di controllo a livello nazionale sugli illeciti commessi nel settore della ristorazione e della somministrazione e vendita di alimenti in genere, disposta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, scaturisce dalle segnalazioni indirizzate ai militari da alcuni cittadini, che avrebbero accusato malessere – tanto da ricorrere alle cure dei sanitari – dopo avere consumato cibo acquistato presso la ristorazione in argomento.
Carenze igieniche e alimenti sequestrati
Durante il controllo, gli specialisti dei Carabinieri ed i tecnici della prevenzione dell’ASP hanno riscontrato rilevanti carenze igieniche del locale che, unitamente alla mancanza di identificazione e tracciabilità delle preparazioni alimentari impropriamente conservate e sottoposte a sequestro, hanno determinato l’ASP, al fine di tutelare la salute pubblica, a procedere all’immediata sospensione dell’attività, mentre i Carabinieri del NAS hanno elevato alcune sanzioni amministrative pecuniarie nei confronti del titolare.
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