Finisce in parità al Provinciale. Emozioni tutte nei minuti di recupero con il vantaggio ospite e il pareggio su rigore per i granata. Un Trapani che non va oltre il pari contro i maestri del gioco ostruzionistico della Cittanovese.
Due legni colpiti dalla formazione di casa ma i granata non hanno ancora convinto. Squadra lenta, senza idee e con attacco che non riesce a mordere. A tutto ciò si aggiunge la prova incolore del direttore di gara Daniele Aronne di Roma della sfida della quinta giornata del girone I del campionato di serie D.
Per la cronaca il tecnico granata Torrisi cambia tanto rispetto alla gara vinta senza gloria sul terreno del Città di S. Agata e lascia in panchina Romano, Mokulu, Merkaj, Matese e Soprano mettendo dentro Di Domenicantonio, Marigosu, Mascari, Gonzalez e Mangiameli. Imperversa un forte vento di scirocco con 1.388 spettatori sugli spalti. Nei primi minuti il Trapani si muove bene e mostra tutta la sua determinazione alla ricerca delle tre lunghezze.
La Cittanovese si accorge presto delle intenzioni della formazione di Torrisi e si chiude bene. Per i padroni di casa diventa un problema far breccia nella ben munita retroguardia calabra. Tornano i problemi delle gare passate e il Trapani è alle prese con i soliti grattacapi. C’è tanta pochezza di idee, la manovra è poco svelta e gli ospiti allenati dall’esperto Angelo Galfano si chiudono con ordine, peraltro con il vento a favore.
Solito Trapani pericoloso su azione di palla inattiva. Al 29’ c’è una incursione di Civilleri, la sfera di cuoio giunge nei pressi di Carboni che da due passi spara senza pensarci un attimo ma la sua conclusione va a battere sulla traversa sulla della porta difesa da Matteo Bruno. E’ la prima nitida ghiotta occasione.
Gli ospiti non cercano il gioco ma badano solamente a far trascorrere i minuti con tutte le possibili astuzie che il calcio concede. Tendono a far rallentare il ritmo del confronto e riescono a mantenere il risultato ad occhiali fino alla conclusione della prima parte. Primo tempo noioso e brutto con possesso palla granata senza manovra consistente. Sembra la fotocopia di tutte le gare finora disputate dalla formazione guidata da Torrisi il quale nella conferenza stampa pre-gara aveva parlato di una Cittanovese squadra di palleggiatori e dal buon gioco. Per questo Trapani un passo indietro, almeno nel primo tempo, rispetto alle precedenti partite.
Nella ripresa l’allenatore granata cerca di dar peso al fronte offensivo e mette dentro la punta Mokulu per il centrocampista Romizi. Granata poco fortunati al 63’: il nuovo entrato Merkaj conclude bene con palla che incoccia la traversa, poi c’è Mokulu che batte a botta sicura ma trova il portiere pronto a dirgli di no.
Torrisi vuole dare qualità e idee al centrocampo e inserisce Kosovan. Il Trapani però ricalca le orme di quanto fatto nella prima fase della partita. I granata hanno tutte le intenzioni di far gioco ma i limiti sono grossi e non si riesce a concludere nulla di buono. Peraltro quando c’è la buona occasione, i granata non si lasciano pregare per sbagliare. E’ il nuovo entrato Musso a fallire al 84’ davanti al portiere. Incredibile ! Poi ci si mettono gli avversari a stendersi a terra al benchè minimo contrasto per guadagnare tempo. Praticamente una condotta da anticalcio. accade l’incredibile.
Accade l’incredibile. Il Cittanova, infatti, passa al 93’ addirittura in vantaggio con Figini che carica il portiere granata Summa proteso a raccogliere un pallone che rotola in rete.
Il Trapani evita la beffa su calcio rigore per fallo di mano al 96’ con ottima battuta di Kosovan che mette in rete e salva la formazione di Torrisi.
Trapani: Summa, Cellamare, Carboni, Gonzalez, Mangiameli (80′ Pipitone); Romizi (46′ Mokulu), Marigosu, Civilleri; Di Domenicantonio (80′ Musso), Mascari (72′ Kosovan), Falcone (54′ Merkaj). Allenatore Torrisi. A disposizione: Cultraro, Romano, De Pace, Matese.
Cittanova: Bruno (68′ Moschella); Gulino (76′ Gaudio), Figini, Ruano, Carubini, Rao; Boscaglia (88′ Aprile), Crucitti, Condomitti; Rugnetta (85′ Toziano), Giannaula (72′ Fazio). Allenatore Galfano. A disposizione: Di Cristina, Melchionna, Losasso, Baggini.
Arbitro: Aronne di Roma
Marcatori: 93′ Figini, 96′ Kosovan su rig.
Note: ammoniti Figini, Rugnetta, Carubini, Di Domenicantonio.
Summa: 6 Una domenica da spettatore fino al 93’ con gli avversari che non mirano alla sua porta ma solamente ai minuti di gara. Un gol subìto su carica del giocatore avversario.
Cellamare: 5,5 solito impegno, spinge sulla fascia ma non nella maniera necessaria per portare scompiglio alla retroguardia avversaria.
Carboni: 5,5 Tanta buona volontà ma poco costrutto. Non si vede molto e non concede l’apporto auspicato.
Gonzalez: 6 Buona posizione. Non è molto impegnato dagli avanti ospite. Cerca di dare una mano al centrocampo. Positivo.
Mangiameli: 5 Vaga in campo per la causa granata. Poco peso con la sua presenza non certo determinante.
Romizi: 5 Un tempo non eccelso con il giocatore alla ricerca di sé stesso e della sua squadra. Sostituito ad inizio ripresa.
Marigosu: 5 la volontà non gli manca ma tutto viene offuscato dalla poca concretezza. Niente da fare.
Civilleri: 5 macina tanti metri ma non concede un apporto all’altezza della situazione tra le maglie di un centrocampo dove è difficile ragionare.
Di Domenicantonio: 5,5 E’ molto attivo. Si attendeva molto da lui ma le speranze sono andate a farsi benedire. Prova colma di volontà.
Mascari: 5 la sua presenza non concede l’apporto richiesto. Anche lui vaga per ordinare le idee della manovra granata.
Falcone: 4 presente in campo ma assente nella manovra d’attacco della squadra granata. Prova incolore.
Mokulu: 5,5 subentrato nella ripresa a Romizi cerca di dar peso al fronte offensivo di casa. Ha una buona occasione ma è bravo il portiere
Merkaj: 5 un tiro che è andato a battere sulla traversa. Poi niente altro. Poca consistenza.
Kosovan: 5,5 il tecnico si aspetta molto da lui nella zona nevralgica del campo però le aspettative vanno a farsi benedire. Buona la battuta vincente su penalty.
Pipitone: S. V.
Musso: 4 non si smentisce. Come accaduto a S. Agata l’attaccante manda alle ortiche un gol quasi fatto.