Svolta nelle indagini sull’accoltellamento avvenuto la notte tra il 25 e il 26 giugno scorso a Mazara del Vallo, quando un giovane fu ricoverato in gravissime condizioni dopo essere stato ferito con un’arma da taglio. I Carabinieri della locale Compagnia, dopo serrate indagini coordinate dalla Procura di Marsala, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre ragazzi mazaresi di 18, 21 e 26 anni, accusati di tentato omicidio aggravato in concorso.

Le indagini

Determinanti per ricostruire l’accaduto sono state le testimonianze e l’analisi dei cellulari degli indagati. In particolare, nel telefono di uno di loro sarebbe stato trovato un video che riprende le fasi del brutale accoltellamento ai danni della vittima, raggiunta da fendenti al torace e all’addome. I carabinieri sono riusciti ad attribuire precise responsabilità individuali grazie ad un certosino lavoro investigativo, con intercettazioni e analisi dei tabulati telefonici. Per uno degli arrestati, già agli arresti domiciliari, si sono aperte le porte del carcere di Trapani, mentre gli altri due sono finiti ai domiciliari. L’arma del delitto, un coltello, è stata posta sotto sequestro dagli investigatori.

L’accoltellamento del giovane era avvenuto in pieno centro storico. Il ferito aveva riportato, oltre alle coltellate, anche la frattura del setto nasale e di alcune costole nel violento pestaggio. Le sue condizioni erano apparse subito molto gravi, tanto da indurre i medici al ricovero d’urgenza in codice rosso.

Arrestato un altro 18enne coinvolto nell’omicidio Bacchi, trasferito dalla comunità al carcere

I carabinieri hanno portato in carcere un giovane appena 18 enne che sarebbe coinvolto nell’omicidio preterintenzionale di Francesco Bacchi, morto lo scorso gennaio a 19 anni davanti alla discoteca Medusa a Balestrate in provincia di Palermo. Il giovane era stato portato in comunità ma la sua posizione si è aggravato e i militari lo hanno portato in carcere.

La decisione

Il gip del tribunale per i minorenni Nicola Aiello ha accolto la richiesta della procura e ha applicato una misura cautelare più grave. Il minorenne avrebbe afferrato per il collo Bacchi facendolo cadere a terra prima che venisse colpito a morte dai calci sferrati da Andrea Cangemi. L’avvocato della difesa Miria Rizzo, contesta la ricostruzione della procura e del Gip. Il giovane avrebbe cercato di sedare gli animi. Nei mesi scorsi per la rissa sono stati arrestati altri tre ventenni che facevano parte dei due gruppi che si scontrarono all’esterno del locale.

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