Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, è indagato per falso e turbata libertà del procedimento nell’ambito di un’inchiesta sulla stabilizzazione di alcuni precari. L’indagine, condotta dalla guardia di finanza e coordinata dalla procura di Trapani, rappresenta un secondo troncone dell’inchiesta che, dieci giorni addietro, ha coinvolto il sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto.

A Tranchida è stato notificato dalla Procura un avviso di conclusione indagini che vale anche come informazione di garanzia.

Secondo le Fiamme Gialle, i reati sarebbero stati commessi sia quando ricopriva la carica di sindaco a Erice e ora che guida il comune di Trapani.

Sulla vicenda arriva una precisazione dell’avvocato Vito Galluffo “Nella qualità di difensore di Sammartano Giovanni, già assessore al Comune di Favignana, mi è dovuto precisare che il mio assistito non è affatto indagato nel procedimento Penale n.3415/19NDR, contro Tranchida Giacomo più altri. Infatti solo per mero errore dall’estensore dell’avviso delle conclusioni delle indagini, il suo nome è stato inserito negli atti”

In serata è anche arrivata la replica del sindaco di Trapani.

“Sulla pelle dei precari si è, soprattutto a livello regionale, com’è noto, costruito il consenso elettorale – prosegue Tranchida -. Non va però taciuto che sui precari, stabilizzati o in attesa di stabilizzazione, si fonda oggi la quasi totalità della forza lavoro degli enti locali. Nel merito della vicenda giudiziaria, quest’ultima attiene al caso di due lavoratori precari del comune di Favignana, provenienti dal comune di Erice. Orbene, non mi sarà difficile dimostrare nelle opportune sedi la liceità del mio operato; d’altronde nella mia storia politico – amministrativa ho sottoscritto, al pari di altri sindaci, centinaia se non svariate migliaia di atti tutti legittimi, diversamente non si spiegherebbe la mia specchiata fedina penale. Nel corso della mia lunga carriera amministrativa – da molti miei avversari politici invidiata – non ho mai indotto alcuno ad adottare presunte procedure non conformi a legge. Continuerò la mia azione amministrativa con più forza, determinazione e passione con il solo scopo di migliorare la città di Trapani e la qualità della vita dei suoi cittadini che con la Giunta mi onoro di servire; per il sottoscritto la Politica è stata sempre passione ed impegno al servizio delle comunità. Ho sempre avuto fiducia nell’operato della magistratura, sia quella inquirente che quella giudicante, ed affronterò con assoluta serenità la vicenda giudiziaria, certo – come sono – che l’esito riconoscerà la bontà e la legittimità del mio operato”.