Trapani

In Sicilia un possibile sito per scorie nucleari, i Dem all’attacco del Governo

La Sicilia è stata individuata come potenziale sede per il deposito nazionale di scorie nucleari, provenienti sia dalla filiera dell’atomo dismessa che dall’industria della medicina nucleare. Questa ipotesi, ancora in fase di valutazione preliminare data la complessità della decisione, ha già innescato un acceso dibattito politico.

Barbagallo (PD) contro il Governo Meloni: “La Sicilia non è la pattumiera d’Italia”

Anthony Barbagallo, segretario regionale del PD Sicilia e deputato alla Camera, ha espresso una ferma condanna all’idea di realizzare un deposito di scorie nucleari in Sicilia, in particolare nella provincia di Trapani, come suggerito dal deputato regionale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Bica. Barbagallo ha accusato il governo Meloni e la maggioranza di centrodestra di considerare la Sicilia “la pattumiera d’Italia”.

Le critiche al deputato Bica e al Ministro Pichetto Fratin

Barbagallo ha contestato le dichiarazioni di Bica, che aveva motivato la proposta con l’obiettivo di favorire lo sviluppo del territorio trapanese. Il segretario del PD ha ricordato che il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha indicato l’intenzione del governo di potenziare i siti esistenti per lo stoccaggio delle scorie nucleari, e non di crearne di nuovi. Ha sottolineato, inoltre, l’assenza di siti di questo tipo nella provincia di Trapani.

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L’appello all’esperto del Politecnico di Milano

Barbagallo ha poi rivolto un appello all’esperto di ingegneria nucleare del Politecnico di Milano, citato da Bica a supporto della sua proposta. Il segretario PD ha invitato l’esperto a “iniziare l’esperimento sociale nel suo territorio di residenza”, a spiegare la fattibilità del progetto ai suoi concittadini e a presentarlo nelle sedi appropriate, prima di proporlo per la Sicilia.

Interessi lobbistici e sviluppo del territorio

Il segretario regionale del PD ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza di evitare interferenze lobbistiche nella gestione di un tema così delicato e strategico per il futuro della Sicilia. Ha ribadito la necessità di concentrarsi su progetti di crescita e sviluppo economico e sociale che siano realmente sostenibili e rispettosi dell’ambiente e della salute dei cittadini.

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