Se pedalare tra mare e montagna è la vostra passione, in Sicilia è possibile. Sviluppata in oltre 3 chilometri e mezzo lungo il litorale di Custonaci (Trapani), fare un’esperienza a due ruote è un toccasana per la salute. La pista ciclabile che da Cornino conduce a Rio Forgia, con la sua vista mozzafiato su Monte Cofano da un lato e sul Golfo di Bonagia e il Monte Erice dall’altro, è stata finalmente recuperata dopo anni di abbandono e degrado.

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Per lungo tempo impraticabile, oggi la pista è un piccolo paradiso per ciclisti e amanti delle passeggiate, un servizio reso ancora più sicuro grazie ad un moderno impianto di illuminazione e a un sistema di videosorveglianza. Ubicato in una zona strategica, a rendere ancora più emozionante il percorso è la vicinanza a luoghi suggestivi: il Golfo di Cala Bukuto, la riserva di Monte Cofano, il Golfo di Makari, San Vito Lo Capo e persino la Riserva dello Zingaro.

Il confronto con le piste ciclabili di Palermo

Investire sulla mobilità sostenibile è un atto dovuto alla cittadinanza. Ma tra piste da sogno e piste su carreggiata, acqua sotto ai ponti ne passa. L’ultimo progetto di valorizzazione del territorio cittadino di Palermo si è dimostrato un flop: il capoluogo siciliano ha visto nascere diverse nuove tratte alcune delle quali inserite nel traffico urbano senza un’attenzione particolare rivolta alle esigenze di residenti, commercianti e automobilisti.

Esempio ne è via Emiliani Giudici: : il percorso per ciclisti è stato realizzato sulla stessa carreggiata di automobilisti e motociclisti. Un’iniziativa che non è passata inosservata soprattutto agli abitanti della zona. Il progetto, che rientra nella realizzazione del “Percorso ciclabile Costa Sud, Stazione Centrale, Lungo Fiume Oreto, Poli Universitari”, e prevede la creazione di percorsi ciclabili per collegare le sedi universitarie alle stazioni ferroviarie e ha considerato l’utilizzo di un finanziamento complessivo di 7.964.945 euro, come risulta da una nota ufficiale del Comune di Palermo.

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La pista che cancella posti auto per disabili

Altra questione. Realizzare una pista per ciclisti in un’area ad alta frequenza sanitaria, sacrificando i posteggi riservati ai disabili, sembra una scelta quantomeno discutibile. E’ quanto accaduto davanti al Padiglione 2 del Policlinico, dove la nuova pista ha eliminato aree di sosta destinate alle persone con disabilità e creando ulteriori difficoltà a chi si reca quotidianamente in ospedale per visite mediche e terapie.

“Bisogna essere geni per realizzare la pista ciclabile davanti al padiglione 2 del Policlinico – ha dichiarato un cittadino – sono stati eliminati parcheggi per disabili e sono aumentate le difficoltà di mobilità delle persone che sfortunatamente si recano quotidianamente per effettuare visite e terapie. Una città rattoppata e inaccessibile”.