È in corso, dalle prime luci dell’alba, una vasta operazione della polizia di Stato contro lo sfruttamento di lavoratori migranti, a figurare anche la Sicilia. L’attività investigativa è coordinata dal Servizio centrale operativo, nelle province di Barletta, Andria, Trani, Cuneo, Foggia, Latina, Matera, Prato, Reggio Calabria e Trapani, per il contrasto al fenomeno dello sfruttamento del lavoro connesso all’immigrazione illegale. In particolare, sono in corso perquisizioni, controlli e verifiche nei confronti di soggetti, esercizi commerciali e basi logistiche riconducibili allo sfruttamento della manodopera di cittadini extracomunitari irregolari.
In provincia di Trapani, sono stati effettuati controlli in tutto il territorio provinciale, con particolare riferimento alle aree comprese tra Marsala e Mazara del Vallo. Qui il fenomeno dello sfruttamento del lavoro connesso all’immigrazione illegale è presente nei più diversificati settori commerciali ed imprenditoriali.
Operazione dai numeri imponenti in tutte le province in cui sono stati effettuati in blitz. In totale 13 le persone arrestate, 1.673 quelle identificate e altre 264 con precedenti di polizia. Altri 636 i veicoli controllati, 27 posti di controllo, 34 perquisizioni effettuate, 13 persone denunciate. Inoltre ci sono stati riscontri anche sul fronte degli stupefacenti: sequestrati oltre 40 chili di marijuana, 116 grammi di cocaina e 4 mila chili di cannabinoidi.
L’operazione è orientata ad effettuare controlli combinati in diversi punti di raccolta di lavoratori stranieri irregolari. Gli stranieri erano destinati a svolgere, al di fuori della prevista normativa, giornate lavorative in aziende agricole, opifici o esercizi commerciali. Sono impiegati sul territorio nazionale oltre 300 operatori della polizia di Stato. Tra loro il personale delle squadre mobili delle province interessate, con il supporto delle Sisco, dei reparti prevenzione crimine e di alcune unità di elicotteristi, in sinergia con personale specialistico delle Asl e dell’ispettorato del lavoro. L’operazione è mirata ai network criminali dediti al traffico di migranti ed alle connesse forme di sfruttamento della manodopera irregolare.
In Sicilia il fenomeno dello sfruttamento dei migranti irregolari è dilagante. Tanto che lo scorso anno si è insediato il tavolo regionale di contrasto al grave sfruttamento lavorativo e al caporalato. L’assessorato alla Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro ha firmato il decreto di insediamento dell’organismo presieduto dallo stesso assessore e composto dai dirigenti generali dei dipartimenti regionali della Famiglia e delle politiche sociali, del Lavoro, della Formazione professionale, dello Sviluppo rurale e territoriale, dai rappresentanti delle prefetture di Agrigento, Catania e Ragusa, dai referenti della direzione regionale dell’Inail, dell’Anpal, di Anci Sicilia, di Cia, Fai Cisl e Flai Cgil.