Comune di Salemi, in provincia di Trapani, ed enti del Terzo settore insieme per combattere la povertà educativa e sostenere il benessere dei bambini, dentro e fuori la scuola. L’amministrazione comunale della cittadina trapanese, guidata dal sindaco Domenico Venuti, ha pubblicato un avviso finalizzato ad acquisire manifestazioni d’interesse per l’avvio di progetti in partnership che possano partecipare al bando per le ‘Comunità educanti’, promosso da ‘Impresa sociale con i bambini’ della Fondazione con il Sud.
Il bando, che prevede per ogni partenariato un soggetto capofila e due partner, è a valere sul Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile che per le finalità di ‘Comunità educanti’ mette a disposizione complessivamente venti milioni di euro. L’obiettivo è quello di “favorire la costruzione e il potenziamento di ‘comunità educanti’ efficaci e sostenibili nel tempo, che siano in grado di costituire l’infrastrutturazione educativa del territorio di riferimento e di offrire risposte organiche, integrate e multidimensionali ai bisogni educativi di bambini, bambine e adolescenti”.
Finalità che sono state condivise pienamente dal Comune di Salemi, che ora si apre al mondo del Terzo settore del territorio che vorranno proporre nuovi presidi di comunità educante o il potenziamento di quelli già esistenti. Idee che dovranno confluire in una partnership con il Comune per partecipare poi al bando ‘Impresa sociale con i bambini’. L’avviso, che non rappresenta alcun vincolo per il Comune, punta a conoscere idee e progetti in favore dei minori e delle loro famiglie. Si punta anche alla realizzazione di “patti educativi di comunità”, cioè intese con le istituzioni scolastiche del territorio per favorire la presa in carico di minori che versano in condizioni di fragilità accentuate anche dall’emergenza sanitaria in corso. L’obiettivo, inoltre, è anche quello di creare collegamenti con comunità educanti di altri territori per sviluppare gemellaggi e confronti.
L’avviso, scaricabile dal sito del Comune di Salemi insieme con i modelli di partecipazione, prevede che le proposte formulate dovranno contenere un “forte radicamento territoriale” e la partecipazione nella rete partenariale di “soggetti in possesso di competenze specifiche per la fascia di età 0-6 anni”. Il Comune, attraverso l’assessorato alle Politiche sociali guidato da Rina Gandolfo, valuterà le proposte che dovranno essere inviate entro le 12 del 16 aprile esclusivamente attraverso posta elettronica certificata.