Prima forza il posto di blocco dei carabinieri e poi con una pistola giocattolo, ma senza tappo rosso, spara all’indirizzo dei militari. Arrestato dopo l’inseguimento, l’indomani veniva sorpreso a violare i domiciliari. E quindi di nuovo arrestato. La vicenda si è verificata a Salaparuta, piccolo centro del Trapanese. I carabinieri della stazione hanno arrestato un giovane 19enne per con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e porto di armi od oggetti atti ad offendere.
Gli spari e l’inseguimento
I militari dell’Arma, durante un posto di blocco alla circolazione stradale, intimavano l’alt ad un furgone Ducato che procedeva nella loro direzione. Il ragazzo alla guida del mezzo non solo non si fermava ma, senza alcuna apparente motivazione, esplodeva al loro indirizzo due colpi di “arma da fuoco”. Ne scaturiva un immediato inseguimento per le vie del centro abitato fino a che il 19enne non veniva fermato dai militari. In quel momento i carabinieri accertavano che l’arma utilizzata era di libera vendita ma priva del tappo rosso.
Di nuovo arrestato per evasione
Il giovane veniva arrestato ai domiciliari in attesa del giudizio direttissimo. Ma la mattina seguente, quando doveva essere trasferito in tribunale per essere giudicato, non si faceva trovare in casa. Il ragazzo veniva rintracciato dopo qualche ora per le vie del centro, a piedi, in violazione rispetto a quanto imposto dal giudice. Veniva quindi nuovamente arrestato con l’accusa di evasione e, a seguito di udienza di convalida, sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Nel Catanese anche insulti
Anche nel catanese si è di recente verificato un episodio di cronaca simile. Gli agenti del commissariato di Adrano hanno arrestato un uomo di 22 anni, accusato di violenza, resistenza, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale. Il giovane aveva effettuato dei pericolosissimi sorpassi e manovre che mettevano a repentaglio i pedoni egli altri automobilisti. Fermato dopo un inseguimento ha continuato a mostrarsi minaccioso e non collaborativo e per questo è finito in manette.
Commenta con Facebook