Nei giorni scorsi, i poliziotti della Volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Mazara del Vallo hanno arrestato Maurizio Umina, 51 anni, mazarese.
A seguito della segnalazione di strani rumori provenienti da un immobile sito lungo la Strada Statale 115, nei pressi di una ditta di materiale edile e movimentazione terra, gli agenti sono arrivati rapidamente sul posto, ove tutto appariva nella norma. Tuttavia, giunti sul retro del capannone, gli agenti della Polizia di Stato si sono accorti che una parte di muro, nei pressi di una porta in ferro, era stata divelta, creando un varco piuttosto ampio.
All’interno del locale adibito a magazzino, i poliziotti hanno sorpreso un uomo col volto travisato da un passamontagna nero ed alla guida di un carrello elevatore, mentre tentava di trainare verso l’esterno una cisterna contenente diverse centinaia di litri di gasolio.
Il malfattore, vistosi scoperto e senza possibilità di fuga, ha desistito dal suo intento ammettendo le proprie responsabilità. Gli agenti, quindi, hanno ricostruito l’intera azione di Umina.
Nottetempo, l’uomo aveva abbattuto una porzione del muro di cinta del magazzino della ditta, utilizzando una pesante mazza in ferro, sequestrata dai poliziotti, al fine di introdursi nell’immobile. A quel punto, si era impossessato di un carrello elevatore di proprietà della ditta ed aveva sollevato la cisterna contenente almeno mille litri di gasolio. Aveva poi tentato di portare via il contenitore su un furgone Iveco Daily, rubato lo scorso gennaio da un deposito dell’A.N.A.S. di Salemi.
Le scritte riconducibili all’azienda stradale, infatti, poste sulla fiancata del mezzo, erano state maldestramente nascoste utilizzando della vernice.
Per disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, l’uomo è stato condotto presso la propria abitazione, in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
Il furgone, nella prima mattinata, acquistato da pochi mesi dall’A.N.A.S. e ancora in buone condizioni, è stato restituito in giudiziale custodia all’azienda.
Gli agenti, infine, hanno contestato a Umina anche la violazione prevista dall’art. 4 del decreto legge 19/2020 poiché sorpreso fuori dalla sua abitazione senza un giustificato motivo.
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