I residui di posidonia oceanica che lo scorso 21 giugno furono trasferiti dal porto di Marinella di Selinunte nella spiaggia di Triscina, in direzione delle strade 17 e 17A, “non erano rifiuti pericolosi, ma non potevano essere trasferiti nella spiaggia e andavano smaltiti presso una discarica autorizzata”.
Lo scrive l’Arpa Sicilia in una relazione inviata lo scorso 11 dicembre all’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro che a sua volta ha allegato il documento a una risposta scritta inviata la vigilia di Natale alla deputata regionale pentastellata Valentina Palmeri che lo scorso mese di agosto aveva chiesto chiarimenti sulla vicenda con una interrogazione parlamentare.
La vicenda sollevò proteste da parte di decine di cittadini e anche di associazioni ambientaliste che documentarono la presenza di plastiche e altri materiali ritenuti inquinanti insieme con la posidonia scaricata sulla spiaggia di Triscina.
Il 22 giugno una protesta si tenne anche davanti al municipio. I lavori di trasferimento in somma urgenza furono eseguiti dal Genio civile di Trapani che dopo le proteste dei cittadini fece rimuovere i rifiuti facendoli trasferire nella discarica di contrada Borranea, a Trapani.
“Agli atti della struttura ambientale dell’Arpa di Trapani – conclude il documento inviato all’assessore regionale Cordaro – non risulta autorizzazione o richiesta di parere riguardo l’operazione di trasferimento dei materiali dal porticciolo di Marinella di Selinunte alla spiaggia di Triscina”.
(foto di repertorio)
Commenta con Facebook