L’uomo deve scontare una condanna a 1 anno e 11 mesi

Ricercato dal 2016, carabinieri lo incrociano per strada e lo arrestano nel trapanese

Cinque anni fa aveva avuto una condanna definitiva per reati contro il patrimonio. Ma da allora aveva fatto perdere le sue tracce, sottraendosi quindi all’arresto e alla detenzione in carcere. Era quindi di fatto un latitante. La “macchia” però è finita la notte scorsa per un giovane tunisino, domiciliato a Petrosino nel trapanese, parte alle porte di Marsala. Ha avuto la sfortuna di incrociar a bordo della sua auto una pattuglia dei carabinieri. Dall’altra parte i militari dell’arma hanno avuto l’intuizione e hanno fatto in modo di bloccarlo poco dopo evitando che potesse magari scappare.

I dettagli dell’operazione

Nella notte appena trascorsa i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Marsala hanno arrestato M.B., tunisino di 28 anni, domiciliato a Petrosino. Aveva fatto perdere le sue tracce dal luglio del 2016 dopo essere stato destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del tribunale di Marsala, dovendo scontare la pena di 1 anno e 11 mesi di reclusione per reati contro patrimonio. Una pena che era divenuta definitiva ed esecutiva.

L’intuito dei militari dell’Arma

L’esperienza dei carabinieri di pattuglia ha consentito di raggiungere il brillante risultato operativo. Il ricercato, nel cuore della notte, era a bordo della sua autovettura e aveva incrociato la gazzella dell’Arma. L’occhio attento del capo equipaggio capiva subito che l’uomo aveva qualcosa da nascondere. E’ scattato così il controllo, i carabinieri hanno bloccato l’autovettura senza consentirgli di dileguarsi.

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L’auto era pure sequestrata

Non solo il tunisino era da ricercare ma anche il veicolo sul quale viaggiava era irregolare: il mezzo era stato sottoposto a sequestro amministrativo ma continuava a circolare per le vie marsalesi. I carabinieri hanno così assicurato alla giustizia l’uomo, condannato per aver sottratto illecitamente beni ad ignari cittadini, e veniva arrestato. Al termine delle formalità di rito, è stato rinchiuso nella casa circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani.

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