“Da oltre venti giorni i pescherecci siciliani di Mazara del Vallo, Antartide e Medinea sono bloccati dalle Autorità Libiche e le loro famiglie attendono notizie per il rientro a casa dei parenti. Ringrazio il Presidente Miccichè che ha inserito con urgenza la trattazione dell’ordine del giorno per impegnare il Governo ad intervenire per garantire la libertà ai nostri pescatori. Il Parlamento Siciliano ha mostrato grande sensibilità e solidarietà per le famiglie che in questo momento stanno protestando a Roma per chiedere ed avere tutte le rassicurazioni del caso”. A dichiararlo è Mario Caputo deputato di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana primo firmatario dell’Ordine del Giorno per il ripristino delle condizioni di sicurezza degli equipaggi dei pescherecci Antartide e Medinea sequestrati dalle Autorità Libiche.
L’ordine del giorno è stato inserito dal Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè con priorità di urgenza ed il Parlamento ha approvato all’unanimità l’atto di impegno. L’ordine del giorno prevede interventi per garantire la libertà personale dei natanti e degli equipaggi e misure di sostegno economico alle famiglie dei due pescherecci, attualmente privi di mezzi di sostentamento. Il provvedimento legislativo è finalizzato a chiedere formalmente l’intervento del Governo Nazionale e del Ministero degli Affari Esteri al fine di porre in essere tutte le misure per garantire la sicurezza dei pescatori siciliani, per tutelare la libertà di pesca, per chiedere misure di sostegno economico per le famiglie dei pescatori sequestrati.
“E’ una situazione che preoccupa non solo l’equipaggio e la loro sicurezza – conclude Caputo. Quanto accaduto crea forte allarme all’intero settore della pesca che si trova costretto ad operare in condizioni di grave pericolo. Serve una forte presenza del Governo centrale per rassicurare le marinerie ed i loro equipaggi ed evitare che possano ripetersi episodi del genere”.
Un alto ufficiale delle forze del generale Khalifa Haftar, parlando dei componenti dell’equipaggio dei due pescherecci italiani bloccati in Libia, ha dichiarato che nei loro confronti finora è stata mossa solo l’accusa di sconfinamento in acque libiche e “qualsiasi altra” ipotesi non è confermata e sarà eventualmente annunciata dalla Procura.
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