- Realizzazione parco eolico off shore Renexia, le paure dei pescatori siciliani
- L’assessore Scilla e la posizione del Governo siciliano
Parco eolico off shore Renexia, la posizione del Governo siciliano
“La tutela del settore pesca, che da sempre ritengo essere di enorme rilevanza per l’economia e la cultura stessa della Sicilia, rimane in cima agli interessi del governo Musumeci, pertanto monitoreremo con grande attenzione l’iter del progetto del parco eolico offshore della società Renexia. Solo a seguito di consultazioni e confronti con il mondo della pesca, trarremo le nostre considerazioni e su quelle ci attiveremo di conseguenza”. È il commento dell’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Mediterranea, Toni Scilla, sul progetto per la realizzazione del parco eolico offshore galleggiante al largo di Marsala, tra le isole Egadi e la Tunisia.
“Ad oggi il rischio paventato dagli operatori della pesca siciliana, che operano in quell’area del Mediterraneo particolarmente pescosa, è quello di essere privati di ampi spazi acquei dove esercitare la propria attività. La zona individuata per l’eventuale realizzazione del parco eolico offshore è per di più interessata da un intenso traffico navale che nel cambio di rotta metterebbe ulteriormente a repentaglio le attività di pesca – conclude Scilla -. Per indole sono sempre favorevole alle iniziative imprenditoriali in grado di creare economia per i territori, così come a quei processi innovativi che guardano allo sviluppo sostenibile, ma solo se nel rispetto del benessere socio economico di una comunità”.
Il progetto del parco eolico Renexia nel mare siciliano
Il progetto prevede la costruzione di un parco eolico in mare aperto, a 60 chilometri dalle coste siciliane e di fronte alle coste tunisine. Il sistema utilizzato sarà quello del floating: cioè con pale ancorate ma non infisse nel fondale, una scelta nel segno del rispetto dell’ambiente.
Il parco, formato da 190 turbine dovrebbe a regime generare una potenza di 2,9 Gigawatt. Gli investimenti per nove miliardi vedono Toto holding e la sua controllata Renexia, branch operativa nel comparto delle energie rinnovabili coinvolte nel progetto.
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