Madre e figlio sfiniti dalle continue botte e vessazioni decidono di denunciare tutto ai carabinieri e un uomo di 41 anni di Paceco, nel trapanese, viene sottoposto a misura cautelare. Questa la decisione del gip del tribunale di Trapani il cui provvedimento è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Paceco.
Il soggetto denunciato
L’uomo finito al centro del provvedimento cautelare è un altro figlio della donna con cui i rapporti si erano inaspriti da tempo. Per lui è stato disposto l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alle persone offese con applicazione del braccialetto elettronico. Una decisione scaturita a conclusione delle indagini avviate dai carabinieri sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Trapani, sulla base delle dichiarazioni accusatorie sporte dalla madre e dal fratello del 41enne.
Un passato turbolento
L’uomo, già pregiudicato e sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, nell’ultimo anno e mezzo avrebbe avuto atteggiamenti molto violenti con il fratello e la madre. Dalle percosse alle minacce gravi, finalizzate probabilmente ad ottenere somme di denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti.
Ieri altro caso nel catanese
Un episodio di violenza tra le mura domestiche è emerso ieri nel catanese dove i carabinieri della stazione di Bronte hanno arrestato un 22enne del posto accusato di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione. A chiamare i carabinieri era stata la madre del giovane che ha inoltrato una richiesta di aiuto tramite al 112. La donna ha raccontato di essere stata aggredita dal figlio all’interno della propria abitazione nel centro di Bronte. La vittima presentava numerosi segni di violenza sul volto. In casa vi erano oggetti distrutti dal giovane figlio che, uscito dalla cucina, non ha desistito, nonostante la presenza dei carabinieri, dal minacciare la familiare: “prima o poi l’ammazzu” quindi continuando: ”stasira mi fazzu attaccari”.
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