“In quest’ora particolarmente buia mi rivolgo a voi con la discrezione e il garbo richiesti in momenti come quello che stiamo vivendo, per esprimere vicinanza e prossimità, animato dal sincero desiderio e dal profondo bisogno di partecipare, con autentico rispetto, del dolore di tutti”. Lo afferma il vescovo di Mazara del Vallo, Angelo Giurdanella, in un messaggio rivolto alla famiglia di Marisa Leo uccisa dal suo ex compagno, alla comunità di Salemi e al parroco don Vito Saladino.
“La piccola figlia di Marisa oggi, nella sua tenera età, conosce un dolore grande e incomprensibile, vedendo venir meno la presenza di riferimenti significativi per la sua crescita – ha scritto Giurdanella – il dramma che si è appena consumato mi raggiunge profondamente, mi turba e mi ferisce”.
“La vostra sofferenza – rivolgendosi sempre ai familiari di Marisa Leo e alla comunità salemitana – è così intima e violenta che sento solo il desiderio di stringermi a voi come padre e come pastore per confermarmi con voi nella consapevolezza di quanto sia prezioso l’amore, di quanto siano necessari l’affetto sincero, la cura, la prossimità. Nessuno si senta lasciato solo”.
“Noi tutti, ancora in cammino, nella complessità della vita, sentiamo, oggi più che mai, il bisogno di legami sani, profondi, forti, veri – osserva – e maturiamo, altresì, la consapevolezza che è nostra responsabilità promuoverli, sperimentarli e educare ad essi con l’esempio”.
E conclude: “Tutti ricordo nelle mie preghiere e alle preghiere di tutti mi unisco, chiedendovi di voler affidare con me a Dio la piccola perché da oggi il Signore custodisca e protegga in lei il dono di una vita che dovrà crescere per esprimersi, anche con il nostro responsabile aiuto, nell’esercizio di un’autentica libertà”.
Angelo Reina non aveva il porto d’armi, indaga la procura
La Procura di Marsala ha disposto degli accertamenti balistici sulle armi ritrovate nell’auto di Angelo Reina, l’imprenditore 42enne che si è suicidato dopo avere ammazzato la ex compagna, Marisa Leo di 39 anni.
La donna è stata raggiunta da almeno due o tre colpi di fucile allo stomaco, mentre l’uomo si sarebbe ucciso con una pistola. Sarà anche conferito l’incarico per eseguire l’autopsia sul corpo di Marisa. Reina non aveva un porto d’armi e gli investigatori stanno anche cercando di capire come sia riuscito a recuperare il fucile e la pistola accanto a lui.
Marisa aveva denunciato il suo ex compagno per stalking
Marisa Leo uccisa dal suo ex compagno Angelo Reina, aveva denunciato, nel 2020, il suo omicida per stalking. Lo confermano fonti investigative. Tra i due i rapporti si erano deteriorati da tempo e non vivevano più insieme.
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