Il settore della pesca è in ginocchio, la politica batta un colpo. E’ la richiesta di pescatori e marittimi. Qualcosa sembra muoversi.
Saverio Romano ha incontrato un gruppo di marittimi
“Proficuo incontro con gli addetti della pesca e con la categoria dei marittimi che mi hanno esposto le loro difficoltà e l’esigenza di provvedimenti che aiutino la produzione e garantiscano i diritti dei lavoratori”.
Lo dice Saverio Romano, vicepresidente nazionale di Noi con l’Italia e candidato alla Camera nel collegio uninominale Sicilia 1- Bagheria nella lista Noi Moderati.
Un lavoro usurante
Prosegue Romano: “Molti di loro – ringrazio in particolare Giuseppe Bonanno e Matteo Giacalone, rispettivamente coordinatore di Noi con l’Italia a Mazara del Vallo e Responsabile delle Politiche Marittime e della Pesca di Noi con l’Italia a Mazara – che mi hanno parlato del problema del rinnovo, ogni cinque anni, dei certificati di addestramento, resi obbligatori e troppo costosi, da conseguire presso centri abilitati, ma anche il fatto che la loro categoria sia stata classificata come lavoro gravoso, quando in effetti è da considerarsi usurante”.
Le priorità, occorre un pacchetto di misure apposite per tutelare la categoria
Saverio Romano indica le priorità: “Da qui l’esigenza di un’età pensionabile a 60 anni, con ritiro immediato del libretto per agevolare le opportunità lavorative ai giovani, senza dimenticare il tema degli incentivi fiscali alle compagnie di navigazione italiane a chi assume personale marittimo italiano, con abbattimento del 50 % delle tasse, e questo per creare occupazione e sviluppo del comparto. E, in conclusione, il tema dell’aumento del salario marittimo, fermo da parecchi anni, e dei mutui che questa categoria di lavoratori ha difficoltà ad accendere a causa dei loro contratti a tempo determinato e della necessità di riattivare il fermo biologico, una misura a tutela del patrimonio ittico’, per tutti i pescherecci per un periodo minimo di quaranta giorni. E’ chiaro che occorre un pacchetto di misure apposite che tutelino la specificità di questa attività economica e la professionalità dei lavoratori delle marinerie che non vedono riconosciute le loro prerogative”.
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