Dodici ore di durata. Quaranta artisti coinvolti. Recitazione, canto, musica, danza e pittura insieme. E’“Mothers’Colors 2”, in acronimo “MC2”, l’evento che la Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo promuove e sostiene in Sicilia in collaborazione con la Fondazione Orestiadi.
L’appuntamento è per giorno 7 dicembre a Gibellina, nella sede del Museo delle Trame Mediterranee. In scena saranno l’ensemble messinese di drammaturgia sperimentale “EsosTheatre. Il Teatro degli Esoscheletri” di Sasà Neri e la pittrice romana di origini siciliane Solveig Cogliani. L’opening al pubblico avrà luogo alle 11. Ma la pittrice e i performer saranno insieme già dalle ore 9 per rafforzare concentrazione e ispirazione comune.
“Lo spettacolo ‘MC2’ rappresenta una vera e propria maratona teatrale e pittorica in cui gli artisti si esibiscono per 12 ore consecutive in una performance innovativa, sperimentando nuove interazioni fra le diverse forme dell’arte – sottolinea il Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, Emmanuele F. M. Emanuele – La compagnia teatrale diretta dal regista Sasà Neri è composta da giovani che, spesso dopo un confronto difficile con la vita o dopo aver vissuto esperienze dolorose e complicate, sono riusciti ad affrontare e risolvere i loro drammi ed a trasformare il loro disagio in espressione artistica. Essi quindi testimoniano, con la loro attività ed il loro impegno, e soprattutto con il loro talento, la possibilità di ritornare ad essere in qualsiasi momento padroni di se stessi, parte di un gruppo e membri fattivi della società. Insieme agli attori si esibisce anche la pittrice Solveig Cogliani che, con il suo tratto intenso, a volte tormentato, ma sempre creativo, utilizzando i colori caldi dei paesaggi della Sicilia, ispira questa voglia di rinascita. Ritengo, quindi, di fondamentale importanza, oltre che di grande valore etico e sociale, – conclude il Prof. Emanuele – promuovere e sostenere l’opera di questi artisti, peraltro in un luogo come la Fondazione Orestiadi a Gibellina, per offrire ai giovani del territorio un esempio concreto della valenza dell’arte come volano per la crescita interiore e sociale dell’essere umano”.
Il Presidente della Fondazione Orestiadi Calogero Pumilia afferma: “La Fondazione Orestiadi di Gibellina accoglierà nel proprio Museo delle Trame Mediterranee una performance di straordinario valore culturale, quella che sarà realizzata da quaranta artisti siciliani a conclusione di un’iniziativa voluta e finanziata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo ed in particolare dal suo Presidente Emanuele. Le Orestiadi, anche attraverso questa manifestazione, confermano il proprio ruolo di istituzione culturale tra le più importanti e vive del panorama siciliano e nazionale e consolidano il proprio rapporto con la Fondazione Terzo Pilastro in una visione comune del valore fondante della cultura e delle sue capacità di trainare la crescita civile ed economica della nostra regione. Per un giorno intero si alterneranno recitazione, canto, musica, danza e pittura, componendo un insieme di azioni che concludono il percorso iniziato già da tempo nella cornice più propria della Fondazione Orestiadi”.
“Prosegue e si rafforza l’impegno per le nuove generazioni, in stretta collaborazione con la Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo”, aggiunge la Prof. Francesca Corrao, Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Orestiadi di Gibellina. “L’accoglienza nella programmazione 2016 dell’evento ‘MC2’ ne è ulteriore testimonianza”.
“Come sottolineato dal Prof. Emanuele – conclude Enzo Fiammetta, Direttore del Museo delle Trame Mediterranee – ci ha colpito il fatto che a essere in scena e a sfidare nuovi linguaggi e nuove integrazioni artistiche siano giovani e giovanissimi performer che, sotto la guida del loro regista, Sasà Neri, intavolano un dialogo complesso, pur se decisamente fecondo, con una sensibilità altra, rappresentata dalla pittrice romana Solveig Cogliani. E ci ha colpito positivamente anche la tenacia, la disciplina che ha visto lavorare insieme, tra Roma e Messina, tra una espressione artistica e l’altra, un gruppo così ampio di talenti”.
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