Fa discutere il “mostro” di metallo posizionato sulla splendida scogliera dell’isola di Levanzo. Legambiente Sicilia chiede di visionare tutta la documentazione relativa all’opera e valuterà eventuali iniziative conseguenti. L’intenzione è quella di andare fino in fondo, se è il caso anche di avviare delle azioni legali. Una presa di posizione che scaturisce dopo le immagini diffuse dai residenti della piccola isola del Trapanese e da alcuni turisti sui social. Immagini poi riprese dalla stampa, relative alla struttura metallica posizionata sulla scogliera.
Reazioni sbalordite e di rabbia
Vicenda che starebbe suscitando moltissime reazioni sbalordite e piene di rabbia, ed evidenziano una situazione che ad una prima valutazione appare surreale. Alcune delle immagini pubblicate riprendono un cartello segnaletico di cantiere. Facendo riferimento al cartello sembrerebbe che questa struttura interamente metallica dovrebbe ospitare un solarium e stabilimento balneare. Parliamo di un ingombro ancorato agli scogli con grossi tasselli e dalla superficie di circa 800 metri quadrati. Parrebbe inoltre che ci sarebbero, tra il 2019 e il 2020, alcune autorizzazioni da parte degli enti preposti al rilascio.
Nuova valutazione da fare
“Legambiente Sicilia – si legge in una nota – chiederà di visionare tutte le carte relative all’opera e valuterà eventuali iniziative conseguenti, anche attraverso il proprio Centro di azione giuridica. Auspichiamo che il Comune di Favignana e la Soprintendenza sospendano in autotutela i lavori. Un’opera dall’impatto così pesante per il paesaggio costiero dell’isola, finora preservato e tutelato nella sua integrità, per come la si sta realizzando, dovrebbe essere sottoposta ad una nuova rigorosa valutazione da parte degli enti competenti”.
Giorni di tensione
Intanto ci sono da giorni proteste e polemiche a Levanzo per la realizzazione di questa sorta di grande piattaforma sugli scogli. Gli abitanti dell’isola, gli ambientalisti e chi la frequenta assiduamente in estate parlano di “scempio ambientale che deturpa un paesaggio incontaminato”. In via di realizzazione pedane con discesa a mare da una struttura alberghiera. La ditta che ha ottenuto i permessi è la Ma.ce.tra spa di Giuseppe Maurici. “La procedura – ha detto il sindaco delle Egadi, Francesco Forgione – è iniziata nel 2017 prima del mio insediamento e la concessione demaniale è del luglio 2020, e ha tutti i permessi della Regione. Adesso, con i nostri uffici stiamo valutando la situazione, avvieremo tutte le verifiche del caso”.
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