I Carabinieri della Compagnia di Marsala sono intervenuti in località Sappusi dove una 58enne si era barricata in casa e, dopo aver aperto sei bombole del gas, avrebbe minacciato di generare un’esplosione con un accendino.
Evacuato il palazzo
I Carabinieri intervenuti hanno evacuato la palazzina di sette piani, portando fuori circa 40 persone, interrompendo la fornitura di luce e gas con l’ausilio dei Vigili del fuoco di Trapani, anch’essi intervenuti. Dopo aver messo in sicurezza l’edificio e i residenti, i Carabinieri sono riusciti a far desistere la donna dal compiere il gesto facendo intervenire il personale del 118 per le cure del caso.
Tanta paura tra i residenti
Dopo aver provveduto a far asportare le bombole del gas dall’appartamento, tutti i residenti hanno potuto fare rientro nelle proprie abitazioni in sicurezza.
Terrore in famiglia, 26enne minaccia di squartare i genitori, arrestato
Momenti di terrore a Biancavilla, dove un uomo di 26 anni già agli arresti domiciliari si è scagliato con violenza contro i genitori conviventi, minacciandoli persino di morte. È accaduto nella tarda serata di ieri nel centro abitato del comune etneo. A segnalare la violenta lite in corso è stata la chiamata della sorella 10enne dell’uomo al 112. Tempestivo l’intervento dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Paternò che, giunti sul posto, hanno udito le urla dell’esagitato contro i familiari.
Le minacce e l’arresto
Incurante della presenza dei militari, l’uomo ha proseguito con insulti e minacce tremende come “Ti sparo in testa, ti taglio la gola, ti squarto” all’indirizzo dei genitori. I Carabinieri si sono frapposti tra lui e i poveri genitori, richiedendo anche l’intervento del 118 per prestare loro assistenza medica. La madre, trasportata come il marito al pronto soccorso dell’ospedale di Biancavilla, ha poi raccontato ai militari dell’incubo vissuto. Già la sera prima il figlio l’aveva aggredita, sbattendo la sua testa al muro e trascinandola per i capelli, fino a quando il marito e altri familiari erano intervenuti in suo soccorso. Per l’uomo sono dunque scattate le manette, con le accuse di maltrattamenti in famiglia e minacce aggravate. Dopo la convalida da parte del giudice, che ne ha disposto la custodia cautelare in carcere, il 26enne violento è stato tradotto presso il penitenziario di Piazza Lanza a Catania
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