L’Ordine dei Medici di Trapani ha emesso il provvedimento di reintegro in servizio per i sette medici “no vax” colpiti dal provvedimento di sospensione durante la pandemia.
Dopo la comunicazione della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e odontoiatri, il presidente Vito Barraco ha annullato la sospensione dei sette medici che operano in provincia di Trapani.
“L’Ordine si è prontamente adeguato alle nuove disposizioni – commenta il presidente Barraco -. Ma rimane aperta la questione relativa alla copertura dei posti vacanti nella sanità pubblica. Non basteranno questi medici reintegrati, a livello nazionale, per assicurare livelli di assistenza adeguati alle necessità del Paese”.
“Stiamo valutando con i nostri legali”. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, su Rai Radio1 al Gr1 rispondendo a una domanda sull’ eventuale impugnazione da parte del Governo delle delibere di regioni favorevoli alla permanenza dell’obbligo vaccinale per i sanitari.
E sul reintegro dei sanitari No vax, il ministro ha ribadito che «l’aver messo a lavorare persone che comunque sarebbero
rientrate tra due mesi è solamente dare un pò di ossigeno a tante carenze. Penso che il rientro di medici e infermieri in
anticipo sia anche un segno di pacificazione».
Mentre sulla fuga dei medici e degli infermieri dai Pronto soccorso: «Bisogna avere una migliore organizzazione, aumentare
lo stipendio per tutti i medici che in Italia sono tra i meno pagati d’Europa e prevedere magari delle indennità ad hoc per
alcune specializzazioni come il Pronto soccorso». Infine i ritardi negli screening dei tumori e delle malattie del cuore a
causa dell’emergenza Covid.
“Bisogna rilanciare, con una campagna adeguata, la prevenzione e gli screening. E poi bisogna
cercare di recuperare le prestazioni che non sono state effettuate per via del covid. Temo molto che, nei prossimi anni, avremo un impatto maggiore della malattia oncologica legato proprio al fatto che sono saltati dei follow-up e quindi su
questo bisogna lavorare in maniera efficace”, ha concluso Schillaci.