Natale in piena emergenza all’ospedale di Mazara del Vallo. Il reparto di Medicina interna può infatti contare solo su un dirigente medico di turno dalle 8 alle 14 dal lunedì al sabato. La restante parte della giornata, il pomeriggio e la notte, risultano reperibili solo i medici di altri reparti e specialistiche. “Una situazione insostenibile – dice Salvo Calamia, segretario regionale del Nursind-Cgs -. Non è accettabile che in un reparto di Medicina di un ospedale Dea di primo livello ci siano queste condizioni di lavoro. Infermieri e oss devono gestire pazienti critici con personale medico solo con reperibilità. Non sappiamo se il primario rientrerà a breve e chiediamo come mai l’azienda non abbia provveduto immediatamente con le procedure di reclutamento di altri medici internisti, considerato che questa situazione va avanti da un mese”.
Carenze croniche
Nel reparto di Medicina il responsabile risulta assente per motivi che i sindacati sostengono di non conoscere. Inoltre l’unico dirigente in servizio lavora in guardia attiva, cioè opera da lunedì a sabato dalle 8 alle 14. Mentre il resto della giornata c’è solo personale medico reperibile di altre specialistiche. “Una unità operativa complessa di Medicina da 16 posti letto – aggiunge Calamia – necessita di ben altra attenzione avendo pazienti ricoverati con esigenze particolari e soprattutto critici. Inoltre la domenica la reperibilità è h24 quindi il personale infermieristico è costretto a gestire l’assistenza con l’assunzione di ulteriori responsabilità professionali. Questo in quanto i medici in regime di reperibilità garantiscono solo le urgenze dietro chiamata telefonica del personale infermieristico in turno”.
Segnalazioni alla prefettura
In questo modo secondo la sigla di categoria non si garantisce continuità assistenziale ai pazienti ricoverati bisognosi di essere assistiti dal punto di vista medico. Perché sottoposti in ventilazione meccanica, alti flussi, maschera di Venturi, considerata l’assenza dell’unico medico titolare presente nei giorni infrasettimanali. “Abbiamo allertato già da settimane il prefetto, la dirigenza Asp di Trapani e il sindaco di Mazara – sostiene sempre Calamia – che si era reso disponibile al confronto. Ma alla data odierna non ci ha ancora convocato. Siamo consapevoli che la responsabilità sia dell’azienda ma notiamo un immobilismo generale di fronte a un problema di queste dimensioni. Abbiamo contezza di nuove assunzioni di medici internisti ma non risultano tracce di trasferimenti presso Mazara. La situazione, se non si interverrà, potrebbe degenerare”.
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