Ci sono anche 12 denunce di inquinamento ambientale lungo le aree costiere della zona di Mazara del Vallo, nel trapanese. In totale ben 46 reati accertati nell’arco di questa estate dalla guardia costiera del compartimento marittimo locale. E’ il risultato del bilancio delle attività portate avanti nel corso dell’estate nell’ambito dell’operazione “mare sicuro”.
I reati
In questi tre mesi di attività sono stati quindi 46 i reati accertati. Dodici di questi in materia di inquinamento dell’ambiente circostante, altri 25 in materia di demanio. S aggiungono poi 2 per violazioni alla normativa sulla sicurezza della navigazione, altrettanti per diporto, e infine 5 per reati comuni.
Le violazioni amministrative
Elevati poi numerosi verbali per varie infrazioni. Ben 1.080 le violazioni amministrative: 199 in materia ambientale, 194 per violazione al codice della navigazione. Altre 339 per violazioni commesse da diportisti, 264 per violazione all’ordinanza balneare, 10 stabilimenti balneari e altro ancora.
I soccorsi e le infrazioni sotto costa
Numerosi sono stati anche i soccorsi a persone, ben 122 di cui 87 diportisti, 29 bagnanti, 2 subacquei, 1 surfista, 2 canoista e un pescatore. Altre 42 le unità soccorse da diporto, di cui 22 per avaria al motore, 7 per avverse condizioni meteo, 5 per incaglio, 4 per avaria al timone, 2 per incendio a bordo e una per collisione. Si è intervenuti per segnalazioni di varia natura. Dalla presenza di acquascooters sotto costa nei pressi di “Capo Feto”; alla presenza di unità da diporto ormeggiate nella fascia riservata alla balneazione nelle acque antistanti la località “Torretta Granitola”. Tra le infrazioni anche l’espletamento dell’attività di pesca subacquea sotto i 50 metri della zona di balneazione.
Le forze dispiegate
Impiegati complessivamente 41 unità navali e 40 pattuglie terrestri per un totale di 460 donne e uomini. Si è intervenuti anche per un inconsueto episodio di salvataggio in località “Quarara”, in cui un bagnate ha segnalato la presenza di un fenicottero rosa in difficoltà. Era impigliato in una rete da pesca, il personale militare ha provveduto a liberare l’animale intrappolato e giunti in porto lo hanno consegnato al personale dei carabinieri del corpo forestale.
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