Misura cautelare nel Trapanese per un uomo che perseguita l’ex compagna e si scopre che era oltretutto un recidivo. Per lo stesso motivo già due anni prima era finito nel mirino della Procura di Marsala.
Il nuovo intervento del tribunale
I carabinieri della stazione di Marsala hanno dato esecuzione ad un ordine di applicazione di misura cautelare. Il provvedimento emesso dal tribunale di Trapani nei confronti di un 32enne marsalese con precedenti di polizia. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini dai militari dell’Arma l’uomo è ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della ex compagna.
La misura cautelare
L’uomo è stato sottoposto al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Ad essere stati documentati reiterati episodi di minacce e molestie nei confronti della donna. Sempre i carabinieri notificarono al 32enne, già nel 2021, un analogo provvedimento per lo stesso reato commesso nei confronti di una precedente compagna. Perseguita quindi l’ex ed è anche un recidivo.
Il caso singolare a Palermo
A proposito di donne perseguitate dall’ex c’è anche un recente caso singolare avvenuto a Palermo. Un uomo arrestato perché da tre mesi perseguitava un’insegnante italiana di un’associazione culturale francese. Un iraniano di 35 anni è stato bloccato dagli agenti di polizia nel mercato dopo che aveva aggredito a morsi il marito della donna. La vicenda inizia in Francia. Quando l’insegnante è tornata a Palermo l’iraniano è partito per cercarla in città. Con una scusa ha avuto l’indirizzo di casa e da quel giorno le ha reso la vita impossibile.
Pedinamenti e aggressione
Pedinamenti e appostamenti fino all’aggressione quando il marito ha tentato di allontanarlo. L’iracheno lo ha morso nel petto. Il marito della donna è stato portato in ospedale. Mentre l’aggressore è stato condotto in commissariato. Il gip Nicola Aiello ha convalidato il fermo e disposto il carcere. Durante l’udienza ha ammesso di avere un ossessione per la donna. L’iraniano è accusato di atti persecutori.
Commenta con Facebook