Il murale raffigurante la vittima di femminicidio Marisa Leo è stato cancellato dal muro in cui era stato realizzato. A darne notizia è Fabio Ingrassia, l’artista che realizzò l’opera su una delle pareti interne dell’arco di Porta Garibaldi, a Marsala. Il dipinto venne fatto due giorni dopo l’omicidio avvenuto nelle campagne tra Marsala e Mazara del Vallo. Marisa Leo venne uccisa lo scorso 6 settembre dall’ex compagno Angelo Reina, che poi si è suicidato. Ancora ignota la mano che ha voluto cancellare il murale.
“Sono deluso”
“Il mio dipinto, diventato per tutti un simbolo contro le violenze – scrive Ingrassia – è stato eliminato in questi giorni. Non sono deluso perché hanno distrutto una mia opera, che con tanto lavoro e amore avevo realizzato. Sono deluso, anche se spero sia stata opera di qualche ragazzino”. Il murale era stato realizzato con materiale adesivo biodegradabile. Il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, appresa la notizia, ha invitato l’artista a dedicare a Marisa Leo un’opera in una sala del museo del Vino di palazzo Fici. L’amministrazione comunale intende intitolare l’immobile nel dicembre prossimo alla donna uccisa.
L’arte non può aspettare la burocrazia
“Con Marisa – ha aggiunto Ingrassia – l’esigenza di esprimere la mia arte si è spinta alla massima espressione. Ho pensato che dovevo in qualche modo arrivare fisicamente alle persone e non solo virtualmente. Quando questo accade non si può chiedere autorizzazione, non si può aspettare la burocrazia, l’arte non può aspettare. Nel rispetto verso il patrimonio artistico e cercando di rispettare il più possibile la legge realizzo i miei dipinti su carta e li applico successivamente al muro”.
Accettato l’invito del sindaco
Consideratala consistenza e il tipo di materiale utilizzato comunque era risaputo che quel dipinto di Marisa Leo non sarebbe rimasto lì per sempre. “Ma non mi aspettavo – ha detto ancora l’artista – che venisse vandalizzato, soprattutto nella settimana della commemorazione dei defunti. La violenza non si combatte con la violenza. Per questo ringrazio Massimo Grillo, il sindaco di Marsala, e accetto di replicare il dipinto all’interno di palazzo Fici, un luogo più sicuro e aperto a tutti coloro che vorranno ammirando quel dipinto combattere tutte le violenze”.
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