La marijuana coltivata in un appartamento di Marsala, nel trapanese. Della “passione” per il pollice verde in quella casa si erano accorti i carabinieri ed è finita con due arresti. Ad intervenire i militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Marsala, con l’ausilio dei colleghi della compagnia di intervento operativo del XII reggimento Sicilia. Per loro non è stato facile perchè le due persone trovate nell’appartamento si erano barricate per tentare di sfuggire alle manette.
I carabinieri si sono recati presso l’appartamento di un 40enne marsalese con precedenti specifici in materia di stupefacenti, per procedere ad una perquisizione. Già nei giorni precedenti, infatti, i carabinieri avevano attuato dei servizi di osservazione dei movimenti del 40enne, in quanto sospettato di spaccio di sostanze stupefacenti. Resosi conto dell’arrivo dei carabinieri, l’uomo con l’aiuto di un complice 66enne che si trovava con lui al momento del controllo ha cercato di impedire l’accesso nell’appartamento ai militari, improvvisando una barricata dietro il portone con della mobilia.
I militari dell’arma hanno dovuto rimuovere la porta per accedere all’immobile. All’interno hanno rinvenuto una stanza adibita a serra per la coltivazione artificiale di piante di canapa afgana-indica in cui erano presenti 37 arbusti di cannabis in avanzato stato di maturazione all’interno di vasi. La stanza-serra era stata appositamente attrezzata con lampade alogene, termometri, temporizzatori e altre apparecchiature necessarie per la specifica coltivazione della pianta e per la sua essiccazione, nonché vari bidoni di fertilizzante.
Inoltre, in una stanza attigua, sono stati rinvenuti quasi 400 grammi di infiorescenze di marijuana ancora in fase di essicazione e altri 23 grammi della medesima sostanza all’interno di un contenitore di plastica, già essiccati. A conclusione dell’attività, i carabinieri hanno arrestato i due trovati in appartamento a cui sono stati concessi i domiciliari, secondo quanto disposto dal sostituto procuratore di Marsala. Gli arresti sono stati convalidati dal gip, confermando i domiciliari al 40enne con braccialetto elettronico.