Pene per oltre 12 anni di carcere sono state inflitte complessivamente in tre diverse sentenze di condanna per i reati di maltrattamenti, furto e droga. Ad eseguire gli arresti i carabinieri della stazione di Campobello di Mazara che hanno eseguito i provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria.
In particolare, è stato arrestato un 33enne campobellese, già pregiudicato per reati in materia di droga, per dar seguito al provvedimento emesso dall’ufficio esecuzioni penali del tribunale di Marsala. I fatti risalgono al 2016 quando i carabinieri, a conclusione di specifica attività mirata al contrasto dei reati in materia di stupefacenti, durante una perquisizione all’interno di una sala giochi, avevano rinvenuto circa 300 grammi di marijuana. Lo stupefacente era nella disponibilità del gestore 33enne che, per questo motivo, era stato arrestato. L’uomo dovrà scontare la pena residua di 3 anni e 7 mesi di reclusione.
Gli altri provvedimenti restrittivi eseguiti dai carabinieri della stazione sono stati emessi a carico di un 35enne palermitano e di un 58enne pregiudicato di origini straniere. Il primo dovrà scontare la pena residua di 7 anni e 7 mesi per i reati di atti persecutori, lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia; il secondo ha una pena residua ad un anno e due mesi per il reato di furto aggravato. Tutti e tre gli arrestati sono stati trasferiti nella casa circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani.
Qualche giorno fa ci sono stati due arresti a Marsala, sempre nel trapanese, dei carabinieri. In un caso si è trattato di un’evasione dai domiciliari, nell’altro dell’esecuzione di una condanna in via definitiva per reati contro il patrimonio. Nel primo caso a finire in manette è stato un uomo di 32 anni sorpreso ad aver violato le prescrizioni imposte relative agli arresti domiciliari. Nel secondo caso un 30enne marsalese è stato condannato in via definitiva e doveva scontare ancora la pena residua di 2 anni di reclusione per reati contro il patrimonio.