La provincia di Trapani vuole sdoganare la sua immagine di terra di mafia legata a quello che fu il latitante Matteo Messina Denaro. A provarci è Sicindustria che questa mattina ha presentato un progetto che mira a ridare una nuova immagine al territorio.
Un progetto che coinvolge tutti, dagli studenti agli imprenditori, dai rappresentanti delle istituzioni ai sindacati. Nessuno escluso. Perché l’obiettivo è di quelli ambiziosi: rilanciare la provincia di Trapani, cominciando dalla sua reputazione. È da qui che Sicindustria è partita per mettere a punto una iniziativa che, passo dopo passo, punta a modificare la narrazione. Non più una Trapani conosciuta ai più per aver dato i natali al pluricondannato Matteo Messina Denaro e averne, in qualche modo, garantito la latitanza. Ma una Trapani liberata, pronta ad accendere i riflettori sulle sue imprese sane e dinamiche, leader sui mercati internazionali. Aziende che hanno saputo affermarsi in ogni settore: dall’agroalimentare all’enologia, dalla pesca al marmo, dall’edilizia ai servizi.
“Troppo spesso – ha detto oggi Vito Pellegrino, presidente di Sicindustria Trapani, in occasione della presentazione dell’iniziativa alla stampa – siamo stati spettatori inermi e passivi del grande limite rappresentato da una reputazione negativa della nostra provincia. Ora basta. Vogliamo finalmente voltare pagina e liberarla da questa cappa lavorando proprio sulla reputazione, asset strategico per la crescita economica, il benessere sociale e il turismo. E lo faremo con un grande progetto inclusivo, aperto alla partecipazione dei sindaci, degli imprenditori, dei parlamentari, dei cittadini. Coinvolgeremo gli stakeholder, le scuole, l’università, i politici affinché tutti quanti si possa remare nella stessa direzione e affinché ciascuno, in rapporto alle proprie possibilità, possa dare un contributo al risultato finale. Deve essere quello di creare le condizioni affinché i nostri giovani abbiano la possibilità di scegliere se restare o tornare”.
Quattro le fasi in cui si articolerà l’iniziativa. La prima, un concorso di idee per dare il nome al progetto. Al vincitore andrà un premio in denaro. La seconda, riguarderà la narrazione e prevedrà la realizzazione di un video capace di far emergere le tante realtà imprenditoriali di successo e il forte collegamento tra sviluppo e legalità. Quindi sarà la volta di un confronto su temi economici e fenomeni sociali e di un tour nelle scuole per far incontrare gli studenti con gli imprenditori e con i rappresentanti delle forze dell’ordine. Si discuterà di legalità non in senso astratto ma come qualcosa che deve accompagnare ciascuno nelle azioni di ogni giorno.
Un momento importante anche per provare a trasformare la provincia di Trapani dalla quinta provincia italiana in termini di percettori di reddito di cittadinanza alla prima per nuove idee imprenditoriali e nuove start up. L’ultima fase del progetto, non per importanza, sarà quella dell’incoming nelle aziende trapanesi per far conoscere le dinamiche, le esperienze e il coraggio che ci sono dentro una realtà produttiva. “Alla fine di tutte le tappe – ha concluso Pellegrino – organizzeremo un grande evento che dovrà coinvolgere e raggiungere il massimo numero di cittadini per trasferire e disseminare in maniera capillare le nostre azioni e i nostri messaggi. Trapani deve mostrarsi al mondo quale realmente è, un territorio splendido e ricco di opportunità”.