I militari del nucleo investigativo di Trapani e di Palermo hanno eseguito in diverse province un’ordinanza in materia di misure cautelari personali emessa dal Tribunale di Palermo nei confronti 11 persone, di cui 6 destinatarie della custodia cautelare in carcere e 5 della misura degli arresti domiciliari indagati, a vario titolo, insieme ad altre 12 persone destinatarie di informazioni di garanzia, in concorso fra loro, dei reati di associazione mafiosa, corruzione, turbativa d’asta, trasferimento fraudolento di valori, ricettazione e autoriciclaggio.
Gli indagati nell’operazione sei in carcere e 5 ai domiciliari
Gli indagati nell’operazione tra Trapani e Palermo. il Gip di Palermo Antonella Consiglio ha disposto il carcere per Andre Angelo di Salemi (Trapani), 45 anni, Bartolomeo Anzalone, di Palermo, 60 anni, Giovanni Onofrio Beltrallo, di Campobello di Mazara, 57 anni, Antonio Vincenzo Lo Piccolo di Carini (Palermo), 62 anni, Leonardo Palmeri, di Palermo, 66 anni, Francesco Paolo Palmeri di Palermo, 62 anni.
Ai domiciliari Angelo Salvatore di Salemi, 75 anni), Michele Mondino di Palermo, 80 anni, Natale Beltrallo di Mazara del Vallo, 30 anni, Elisabetta Bonsignore, di Palermo, 63 anni e Antonino Putaggio, di Mazara del Ballo, 68 anni.
Il business della rete elettrica a Favignana
Secondo l’inchiesta gli indagati gestivano il business della rete elettrica sull’isola di Favignana nel trapanese e avevano investito i soldi delle attività illecite in una rete di supermercati nella Sicilia occidentale utilizzando due palermitani come prestanome per aggirare le normative antimafia.
Azzerati gli affari della famiglia mafiosa di Salemi
Questa notte i carabinieri del nucleo investigativo di Trapani hanno azzerato gli affari della famiglia mafiosa di Salemi. Undici persone sono state arrestate nelle provincie di Trapani, Palermo, Como e Rimini in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip di Palermo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia guidata dal procuratore Maurizio de Lucia.
Sei indagati in carcere, cinque ai domiciliari
Sei indagati sono finiti in carcere, 5 ai domiciliari, a vario titolo, per i reati di associazione mafiosa, corruzione, turbativa d’asta, trasferimento fraudolento di valori, ricettazione e autoriciclaggio.
L’indagine ha consentito di acquisire gravi indizi circa la convergenza di illeciti interessi di appartenenti alla famiglia mafiosa di Salemi (mandamento di Mazzara del Vallo), esponenti di spicco di cosa nostra palermitana e imprenditori, consistiti nella attribuzione fittizia a due imprenditori palermitani della titolarità esclusiva di quote di una società di capitali appositamente costituita per eludere l’applicazione della normativa di prevenzione patrimoniale ed agevolare l’impiego di denaro provento del delitto di associazione mafiosa nell’acquisizione di numerosi supermercati di una nota società della grande distribuzione italiana nelle provincie della Sicilia occidentale. L’acquisizione non si concretizzava per diverse scelte aziendali da parte della società.
Non solo, l’indagine ha fatto emergere la turbativa d’asta nella gara, indetta dalla società di pubblico servizio che gestisce la rete e l’erogazione dell’energia elettrica sull’isola di Favignana, per la realizzazione di quattro linee di distribuzione in media tensione e due cabine di trasformazione di media/bassa tensione, in modo da far risultare vincitrice una società di due imprenditori mazaresi.
Nel medesimo contesto venivano acquisiti gravi indizi in ordine al pagamento di somme di denaro da parte di due imprenditori compobellesi per essere incaricati del trasporto del carburante necessario per il funzionamento della centrale termoelettrica di Favignana.
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