I carabinieri della stazione di Castellammare del Golfo hanno arrestato in flagranza un pregiudicato 24enne del luogo per il reato di tentato omicidio.

L’uomo, al culmine di una lite con un operatore ecologico sulle modalità di raccolta dei rifiuti, avrebbe impugnato una motosega e, dopo averla messa in funzione, avrebbe provato più volte a colpire la vittima che, grazie ad un attrezzo di lavoro, ha avuto la prontezza di schivare i colpi.

Carabinieri allertati dai vicini di casa

I vicini di casa, spaventati dalle urla, hanno allertato i carabinieri che in poco tempo sono giunti sul posto impedendo che l’evento potesse giungere a ben più gravi conseguenze che, fortunatamente, non si sono concretizzate. Nessuno dei coinvolti riportava lesioni.

Dall’analisi dell’attrezzo da lavoro è stato possibile rilevare i tagli e le scanalature che la motosega avrebbe cagionato.

Tratto in arresto, a seguito dell’udienza di convalida, è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere.

Duplice tentato omicidio dopo una lite, arrestato 33enne

Poche settimane fa, i carabinieri della stazione di Campobello di Licata hanno arrestato un uomo di 33 anni del posto, gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio, lesioni personali, minaccia e porto abusivo di armi.

Secondo quanto ricostruito, lo scorso 22 maggio l’uomo, al termine di una lite scaturita per futili motivi nelle campagne di Butera, avrebbe utilizzato un coltello a serramanico per accoltellare due persone, anch’esse di Campobello di Licata. Le vittime riportarono ferite alla testa e al collo e furono ricoverate all’Ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta, dimesse poi con 15 giorni di prognosi.

Le indagini dei militari dell’Arma hanno portato in breve tempo all’individuazione di gravi indizi di colpevolezza a carico del 33enne. Poco dopo i fatti, l’uomo era stato rintracciato dai militari che, a seguito di una perquisizione, avevano trovato e sequestrato l’arma del delitto. Il presunto aggressore è stato quindi arrestato e condotto presso il carcere di Agrigento, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. Ora spetterà al giudizio di merito valutare in via definitiva le sue responsabilità.

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