Due casi di legionella a Trapani, in un hotel del centro storico. Due turisti italiani hanno accusato dei sintomi riconducibili all’infezione che è stata poi accertata dalle analisi eseguite in ospedale. Il sindaco ha così firmato un’ordinanza che dispone la chiusura di una parte della struttura: vieta infatti di utilizzare quattro camere dell’albergo.
Dovranno essere effettuati i controlli dei tecnici dell’Asp e la struttura alberghiera dovrà poi sanificare le aree e ripristinare le condizioni di sicurezza. I due turisti sono stati trasportati al pronto soccorso dopo avere manifestato problemi respiratori. Sono stati ricoverati e sottoposti a tutti gli accertamenti del caso, che hanno confermato la malattia. È subito partito l’iter previsto in casi del genere: l’ospedale Sant’Antonio Abate ha infatti comunicato tutto all’Asp che ha avviato un’attività di monitoraggio nella struttura che ha ospitato i due turisti.
Poco dopo è arrivata la decisione del primo cittadino, con l’ordinanza di «inibizione all’autilizzo delle camere della struttura ricettivo fino al ripristino delle condizioni di sicurezza ai fini di tutela della salute degli ospiti». Un’ordinanza che come il sindaco stesso ha precisato, sarà valida fino a quando non verranno adottati dal titolare dell’hotel tutti gli accorgimenti indicati dall’Asp, volti a tutelare la sicurezza degli altri ospiti e del personale alberghiero.
La legionella a Palermo
L’istituto superiore alberghiero “Borsellino” qualche mese fa aveva chiuso i battenti per qualche giorno a causa della ricomparsa della legionella. A confermare la comparsa della legionella è stato il laboratorio “Li.Be Società Cooperativa”.
Il precedente
Il problema legionella a Palermo aveva creato non pochi problemi già da qualche tempo. Nello scorso novembre le lezioni furono sospese sempre all’istituto Borsellino e anche nell’altro plesso dell’alberghiero “Francesco Paolo Cascino” di via Fattori. Furono eseguiti pulizia e disinfezione straordinaria delle vasche e dell’impianto idrico. L’attività scolastica va avanti regolarmente nella sede di via Deodato, nella zona di via Ernesto Basile, dove restano però sospese le esercitazioni di cucina e di sala.
Altro caso all’hotel
Fu chiuso per diverse settimane l’hotel Politeama dopo che era stata riscontrata la presenza del batterio. Lo dispose un’ordinanza firmata dal sindaco Roberto Lagalla e dall’assessore all’Igiene, Rosi Pennino. Oltre all’hotel Politeama, alcune tracce di legionella erano state trovate anche in un palazzo di via Principe di Belmonte. Acquisiti gli ultimi test sull’acqua, i locali furono chiusi. Si tratta di palazzi che possiedono una vecchia autoclave o sono collegati alla rete con tubature da cambiare. I batteri di legionella si annidano nelle cisterne degli immobili, nella condensa degli impianti di aria condizionata e nelle tubature.
Gli altri casi a Palermo
Villa Niscemi, che è la sede istituzionale del sindaco, è stata chiusa per le stesse ragioni alla fine dello scorso anno. La legionella è però arrivata in passato anche nella piscina comunale di viale del Fante: ci sono voluti giorni e diversi interventi di sanificazioni prima di poter accogliere di nuovo gli utenti e gli sportivi delle società.
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