Lega le chele agli astici vivi e viene denunciato per maltrattamento di animali. È accaduto al titolare di un ristorante di Trapani sorpreso dalla polizia marittima. Il ristoratore teneva all’interno di un acquario due crostacei con le chele legate in modo da inibirli dal normale comportamento e causando ingiustificatamente dolore. Per questi motivi è stato denunciato in stato di libertà.
I militari hanno applicato l’art. 544 ter del Codice penale. Il prodotto ittico allo stato vivo è stato sequestrato e dopo averlo liberato dalle legature apposte alle chele, su disposizione del pm di turno è stato rigettato in mare. Tale attività rientra nel contrasto al maltrattamento degli animali, anche quelli di origine ittica che per essere cucinati ancora vivi devono subire ancor prima di morire paradossalmente ed ingiustificatamente delle limitazioni al loro normale comportamento causando dolore, in tale quadro anche il Legislatore con la sentenza della Suprema Corte di Cassazione ha individuato l’illecito nell’usanza di legare le chele all’Astice vivo (Sent., (ud. 17/01/2017) 16-06-2017, n. 30177).