Il centrodestra appare frammentato a Trapani. La Lega viene tentata da una anomala alleanza con pezzi del centrosinistra, Forza Italia rischia di non esserci. Le amministrative di Trapani si fanno sempre più difficili per la compagine di centro destra dove Fratelli d’Italia chiede agli alleati il rispetto del vincolo di coalizione visto che la gira intorno agli uomini della Meloni.
Intanto, come si legge sul Giornale di Sicilia, già si sa che l’attuale sindaco ricandidato Giacomo Tranchida potrà contare sull’appoggio del Carroccio. Si sta riproponendo senza simboli di partito alle spalle, formalmente alla guida di un progetto civico che sta aggregando aree lontanissime da quel centrosinistra che è stato la sua culla politica. La Lega si dovrebbe presentare però sfruttando una lista civica sorretta dal leader locale Fabio Bogiovanni, espressione dell’assessore regionale alle Attività Produttive Mimmo Turano.
Fratelli d’Italia invece ha già in campo l’avvocato Maurizio Miceli. “L’unico appoggio che ci aspettavamo e che non sta arrivando è quello della Lega – ha detto Livio Marrocco -. Comprendiamo che quella di Trapani è una situazione particolare ma non siamo noi a dover fare chiarezza. Noi stiamo nel centrodestra e chiediamo il rispetto del vincolo di coalizione”. Fanno sapere dal partito della Meloni con una chiara critica alla Lega le cui mosse sono state al cento di una discussione a margine del vertice di centrodestra convocato da Schifani la settimana scorsa per riscrivere l’agenda del governo regionale. Intanto Annalisa Tardino, neo leader regionale della Lega, chiede un accordo complessivo. “Mi riservo di verificare la situazione in ogni singola provincia. A livello locale è sempre difficile tenere unita la coalizione ma se non c’è la convergenza di tutti è ancora più difficile. Attendiamo di capire se gli altri rispetteranno l’unità della coalizione dove ci sono in campo nostri candidati, penso a Catania per esempio”.
Forza Italia però sembra essere il partito più in difficoltà a tal punto che rischia di non essere nella scheda elettorale. I candidati azzurri potrebbero confluire in una lista civica creata dal candidato di FdI Miceli. Che però dopo quello della Lega si ritroverebbe così un altro simbolo in meno. Al momento Schifani si limita ad assistere alle mosse di FdI e Lega che stanno piazzando i loro candidati nelle principali delle 129 città e paesi al voto il 28 e 29 maggio. Ma il progetto del presidente è quello di ridare peso a FI, aggregando intorno ai berlusconiani l’area di centro. Ecco perché adesso Forza Italia potrebbe reclamare qualche candidatura di peso.