Scoperti lavoratori in nero all’interno di un cantiere di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, oltre alla presenza di ponteggi non sicuri che mettevano in pericolo la sicurezza dei lavoratori. I carabinieri in tutto hanno fatto scattare due denunce nei confronti di due imprenditori.
I controlli mirati nei cantieri del Trapanese
Nel dettaglio, nella giornata di ieri, a Mazara del Vallo, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trapani, con il supporto della Sezione Radiomobile della locale Compagnia, hanno eseguito alcune ispezioni nell’ambito della campagna di controlli ai cantieri edili che i militari dell’Arma stanno effettuando nelle ultime settimane in tutto il territorio della provincia al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori e garantire la corretta applicazione delle norme di settore.
Due persone denunciate, sono i titolari di due imprese
I Carabinieri hanno denunciato due persone del posto di 55 e 27anni, rispettivamente titolari di una ditta d’impiantistica e una di costruzione, dopo aver raccolto gravi indizi di colpevolezza nei loro confronti per varie violazioni della normativa in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro.
Scoperti due lavoratori senza contratto
Più in particolare, secondo quanto ricostruito dai militari operanti, il titolare della ditta d’impiantista avrebbe impiegato due lavoratori in nero sui tre presenti al cantiere. Inoltre, non avrebbe provveduto a informarli circa i rischi connessi i luoghi di lavoro e non li avrebbe sottoposti alla prescritta visita medica preventiva. Presso il cantiere in cui operava la ditta di costruzioni, invece, il titolare 27enne non avrebbe messo in sicurezza i ponteggi al fine di evitare cadute dall’alto.
Scatta la maxi sanzione
Per queste circostanze, oltre a essere denunciati, i titolari delle imprese sono stati raggiunti da contravvenzioni amministrative per un totale di circa 28 mila euro. Per il solo impiego dei lavoratori in nero, sono state emesse maxi sanzioni pari a 10.400 euro e il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale fino all’avvenuta regolarizzazione. Nei confronti di uno dei lavoratori non regolarizzati è stato, altresì, avviato il disconoscimento del beneficio del reddito di cittadinanza. Le indagini degli inquirenti proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.
Commenta con Facebook