I carabinieri del nucleo antisofisticazione e Sanità di Palermo, col supporto dei militari dell’Arma della compagnia di Castelvetrano, nell’ambito dei controlli alle filiere lattiero casearie sul territorio, hanno eseguito ispezioni in attività commerciali della provincia di Trapani al termine delle quali sono stati sequestrati.
Le irregolarità
Cento chili di ricotta congelata e zuccherata la cui produzione non è ricompresa fra la tipologia dei prodotti caseari autorizzati.
Duecentoquaranta chili di formaggio stagionato recante il termine minimo di conservazione scaduto e per il quale non era stata indicata la “NON commercializzazione”, in difformità alle norme di autocontrollo basate sui principi del sistema HACCP.
Sanzioni per 12mila euro
Per le violazioni riscontate sono state inoltre comminate al responsabile sanzioni amministrative per complessivi 12.000 euro.
Caseificio con alimenti in vendita senza etichette, scatta il sequestro
Nei mesi scorsi è stato sequestro ad un caseificio con decine e decine di chili di prodotti alimentari senza etichettatura. Il Blitz dei Nas a Messina, ed è scattato il sequestro di tutti gli alimenti di cui non è stata possibile rintracciare l’origine.
L’operazione è rientrata nell’ambito dei controlli nel settore alimentare. I carabinieri della compagnia di Messina Sud e del Nas di Catania hanno effettuato in tandem la verifica ispettiva. A conclusione della ricognizione sottoposti a sequestro amministrativo oltre 130 chili di prodotti lattiero caseari. Erano in procinto di essere commercializzati sprovvisti della prescritta etichettatura. Non avevano nemmeno la scheda di lavorazione e la relativa documentazione attestante la rintracciabilità. A seguito delle irregolarità accertate, sul conto del titolare dell’attività erogata una sanzione amministrativa di 1.500 euro.
Il caseificio degli orrori
Nei mesi precedenti a Belpasso, nel Catanese, ci fu la scoperta di un vero e proprio caseificio degli orrori. Ad intervenire in quel caso il nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia del corpo forestale e i medici dell’ASP di Catania. Sequestrarono 1.500 chili di prodotti caseari e sospesero le attività del laboratorio abusivo. Oltre a essere privo di autorizzazione amministrativa e sanitaria, l’attività si presentava in condizioni igieniche a dir poco precarie e fatiscenti. Oltre ad aver rinvenuto più di 1.500 kg di formaggi, gli agenti individuarono anche farmaci per animali, un’affettatrice, un tritacarne, una macchina per il sottovuoto, otto coltelli da macellaio di varie misure e una mannaia. Elementi che lasciano aperta anche l’ipotesi di una probabile macellazione abusiva.
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