I carabinieri delle compagnie di Mazara del Vallo e Marsala hanno messo in atto una serie di controlli per il contrasto ai reati in materia di smaltimento rifiuti. Sono scattate due denunce per una serie di reati contestati per gravi violazioni ambientali.
L’attività è stata incentrata su un più ampio progetto coordinato dal comando generale dell’Arma sulla prevenzione e repressione dell’illecita gestione dei rifiuti attraverso il controllo su strada dei mezzi che trasportano il materiale dal luogo di produzione al luogo di smaltimento. I militari dell’Arma, col supporto dei colleghi del nucleo operativo ecologico e del centro anticrimine natura di Palermo hanno denunciato due persone di 57 e 65 anni. A loro carico sono contestati i reati di scarico acque reflue industriali senza autorizzazione, gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi in assenza di autorizzazione, miscelazione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi e gestione non autorizzata di discarica di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.
Nel dettaglio i due sono stati sorpresi a bordo di un autocarro cassonato, nel territorio di Mazara del Vallo, mentre conferivano un carico intero di rifiuti inerti misti, provenienti da attività di demolizione, all’interno di una preesistente cava di tufo dismessa, insistente in un fondo chiuso, di circa mille metri quadrati, successivamente sottoposto a sequestro di proprietà di una donna mazarese. A seguito di questa attività i carabinieri hanno sottoposto a ispezione l’officina di proprietà di uno dei due, entrambi con precedenti di polizia, che si trova a Marsala. Qui venivano rinvenuti numerosi veicoli in stato di abbandono, mezzi pesanti, ricambi, carburanti, oli reflui e rifiuti speciali vari accantonati. Anche quest’area, per un totale di 6 mila metri quadrati, veniva sequestrata.
“Questa tipologia di controlli – sottolineano dal comando provinciale di Trapani – verrà ripetuta costantemente dai carabinieri nei periodi successivi per cercare di contrastare tutta quella serie di reati ambientali che devastano il nostro territorio”.