Sarebbe stato un cavo dell’alta tensione a originare il devastante incendio che per tutta la notte è stato alimentato sulla sommità del Monte Sparagio a Custonaci. Diversi ettari di vegetazione e macchia mediterranea sono andati distrutti, nonostante il dispiegamento massiccio di forze antincendio che hanno lottato tutta la notte contro le altissime lingue di fuoco. Alla fine l’incendio è stato domato ma resta l’ennesimo pesante sfregio alla natura.
All’incirca una decina le squadre che sono state impegnate nelle difficili operazioni di spegnimento del vasto incendio. Il rogo sarebbe iniziato già dal tardo pomeriggio. Stando ai primi accertamenti un cavo dell’alta tensione dell’Enel ha provocato delle scintille che hanno finito per accendere il fuoco. Le fiamme in pochi minuti si sono espanse velocemente anche a causa del forte vento che soffiava. Alla fine non è stato necessario l’intervento di canadair. L’area più colpita è stata la zona nord della montagna.
Purtroppo il rischio incendio anche per oggi non è scongiurato in Sicilia che da giorni è stretto nella morsa dell’afa. Comunque oggi sarà concessa una tregua alla Sicilia. Calano d’intensità, infatti, le ondate di calore nell’isola che torna a respirare un po’ dopo alcune settimane in cui è rimasta sotto la canicola con temperature elevatissime.
Dopo diverse giornate consecutive da bollino rosso, infatti, l’ultimo avviso – il 136 – della protezione civile regionale indica bollino giallo a Palermo, Catania e Messina. Nel capoluogo siciliano e nella città dello Stretto sono previsti 33 gradi di temperatura massima percepita. Nel capoluogo etneo, invece, i gradi percepiti saranno 35. Un ulteriore ribasso della temperatura è previsto per la giornata di sabato 9 luglio. Non sono previste ondate di calore anomalo. Per quel giorno sono indicati 33 gradi a Catania, 29 a Messina, 28 a Palermo. Temperature più miti e decisamente più gradevoli, dunque.
Rimane, tuttavia, alto il rischio incendi in quattro province. Come indicato nell’avviso, pericolosità alta e livello d’allerta rosso ad Agrigento, Caltanissetta, Enna e Ragusa. Pericolosità media e livello di preallerta (di colore arancione) nelle restanti cinque province dell’isola.