Un patrimonio da conservare negli annali quello legato al presepe vivente di Custonaci.
Un evento che non intende celebrare soltanto la nascita di Gesù, ma che rappresenta una grande occasione di valorizzazione dei mestieri e delle tradizioni popolari siciliane.
Quattrocentomila visitatori nel corso degli anni, 160 interpreti, tra artigiani e artisti provenienti dall’intera Sicilia, maestranze contadine, figuranti locali e numerose comparse, citazioni nell’Herald tribune e nel National Geographic.
La manifestazione, quest’anno alla sua trentacinquesima edizione, andrà in scena nell’area della grotta preistorica di Scurati il 25 e 26 dicembre e dal 5 all’8 gennaio, con inizio alle 16.
Al centro di tutto, oltre alla Sacra Famiglia, c’è il centro di Borgo Scurati, una realtà di case rurali disseminate proprio come in un presepe, a ridosso di un contesto di grotte naturali che si aprono su alte pareti rocciose. Tra queste primeggia la Grotta Mangiapane, emozionante e scenografico, spazio risalente al Paleolitico superiore. Il borgo si popolerà, per l’occasione, di asini, capre, oche, mucche, cavalli, anatre, galline, pavoni, pecore ed agnellini.
Si potranno scoprire tutti quei mestieri che resistono da oltre duemila anni, entrando in un’atmosfera suggestiva illuminata da fiaccole e lanterne: “u scarparu”, “u tilaru”, “u furnu”, “l’arbitrio” per la pasta, “a taverna”, “u pignataro”. Veri artigiani, che non interpretano una parte, ma il loro vero mestiere in un luogo di rara bellezza. Gli oggetti e le tecniche a essi connesse “parlano” per mano di coloro che li sanno adoperare. In tal senso il Presepe di Custonaci vuole compiere una vera e propria operazione museografica.
Ingresso a pagamento.
Per info www.presepecustonaci.it
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