Guerra della marijuana nel Marsalese |Due arresti per omicidio

Due arresti per omicidio nell’ambito della guerra delle piantagioni di marijuana in corso nel marsalese. I carabinieri hanno arrestato i presunti autori dell’omicidio del romeno Cristian Maftei, 38 anni, avvenuto nelle campagne di Marsala il 16 maggio. Gli ordini di custodia sono stati notificati in carcere ai fratelli Vito e Giuseppe Signorello, di 46 e 39 anni.

Secondo gli investigatori, i due fratelli avrebbero esploso colpi di fucile nei confronti della vittima, perché sorpreso in
prossimità delle serre di cannabis, le stesse per le quali sono stati, in seguito, arrestati con l’accusa di coltivazione di marijuana.

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Si sarebbe trattato del tentativo di difendere la coltivazione dai furti delle piante che sarebbero la nuova frontiera delle attività dei ladri nelle campagna di Marsala. Secondo gli investigatori, infatti, i ladri di frutta che da sempre operano nella zona per trafugare parte del raccolto degli agricoltori, troverebbero, adesso, molto più remunerativo trafugare piante di marijuana.

I due coltivatori sono accusati anche di occultamento di cadavere perché dopo il delitto, per cercare di nasconderne le tracce, avrebbero ordinato a due braccianti romeni di trasportare il cadavere in un campo adiacente e di bruciare
il corpo.

All’identificazione dei presunti assassini i militari dell’Arma sono giunti grazie anche agli esami compiuti dal Ris
di Messina.

Al momento gli inquirenti escludono collegamenti diretti tra questo episodio e l’omicidio del maresciallo dei carabinieri Silvio Mirarchi, ucciso lo scorso 31 maggio, ovvero due settimane dopo, a poca distanza dal luogo di questo delitto anche se le indagini si indirizzano verso un omicidio avvenuto con modalità e circostanze analoghe ma probabilmente commesso da persone diverse forse legate ad altre coltivazioni

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