Trapani sotto shock. L’onda dell’inchiesta che ha portato all’arresto dell’armatore Ettore Morace e dell’ex sindaco Mimmo Fazio, candidato alle nuove amministrative, insieme al caso che ha coinvolto il senatore Tonino D’Alì che ieri è stato raggiunto dalla notifica di una misura di prevenzione per obbligo di soggiorno, sospendendo monentanemente la campagna elettorale, ha travolto la città siciliana.
Trapani, domenica 11 giugno, andrà alle urne per eleggere il nuovo sindaco in clima incandescente, anche se stamani nel corso della conferenza stampa sull’operazione Mare Nostrum, il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi ha chiosato: “I tempi delle indagini e della politica sono diversi e a volte possono crearsi sovrapposizioni temporali. Quando questo capita, comunque, in mancanza di una conoscenza precisa dei fatti, nessuno è autorizzato a parlare di giustizia a orologeria”.
Dal centrodestra siciliano, però, si muovono dubbi sulla possibilità che le elezioni possano svolgersi in un clima sereno. In questo senso, si trovano d’accordo anche Gianfranco Miccichè e Nello Musumeci che, negli ultimi tempi, hanno avuto visioni diametralmente opposte su sopratutto sulla questione riguardante le candidature alle Regionali.
“Quando un’indagine -ha detto il coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè – irrompe così fragorosamente all’interno della vita pubblica di un territorio e nel pieno di una campagna elettorale come quella che si sta svolgendo a Trapani, sarebbe auspicabile che le istituzioni e i poteri dello Stato collaborino a 360 gradi. Non è possibile che le prefetture di Palermo e di Trapani, che si stanno occupando delle indagini, non trasmettano i dati in loro possesso a tutti gli organi competenti e alle persone informate dei fatti”.
”Fare chiarezza – aggiunge – sulle accuse è sacrosanto, ma farlo nel rispetto e nella collaborazione fra poteri dello Stato è un’assoluta priorità. In questo momento la vita di tante persone è messa a soqquadro come anche la vita politica di un’intera comunità che si trova, suo malgrado, coinvolta in una vicenda i cui contorni sono ancora da delineare. Esprimo estrema preoccupazione per le vicende giuridiche che stanno travolgendo la Sicilia e credo sia auspicabile che a breve venga fatta chiarezza sulle responsabilità dei singoli affinché i cittadini possano recarsi serenamente alle urne in modo consapevole”.
Sulla questione è intervenuto anche il leader di Diventerà Bellissima, Nello Musumeci che chiede al presidente della Regione di adottare un provvedimento urgente, con le eventuali e necessarie deliberazioni dell’Ars,” per consentire di celebrare le elezioni amministrative in un clima sereno”.
Musumeci premette che “a Trapani vanno assicurate elezioni democratiche, con tutte le forze politiche nella pari condizione di affrontare il confronto davanti al giudizio degli elettori” e ricorda che “assieme ai due candidati sindaci interessati, sono presenti dieci liste di candidati al consiglio comunale che rischiano di vedersi espropriati del diritto di rappresentare i propri elettori”.
Differenti, invece, i toni che utilizza Marcello Maltese, candidato 5 stelle a Trapani, sul blog di Beppe Grillo. “Da decenni – scrive Maltese – il potere in questa città è stato rappresentato da sole due persone: Girolamo Fazio e Antonio D’Alì” in “un sistema di potere che ha lasciato macerie in una città con enormi potenzialità e ricchezze, ma di cui hanno fatto terra bruciata. Oggi più che mai a questa città serve un governo a 5 stelle, per ripulire tutto e seminare buoni frutti in questa terra bruciata”.
“Sarà dura – continua – ma abbiamo dalla nostra la determinazione e la voglia di riscatto dei cittadini trapanesi onesti, quelli con cui da mesi dialoghiamo e che hanno scritto il nostro programma con le idee che realizzeremo per liberare questa città una volta per tutte da chi non vuole il riscatto e lo sviluppo di questo straordinario pezzo di Sicilia. Il M5S è l’unica speranza rimasta”.
Intanto uno degli altri candidati in corsa, Piero Savona, che guida la coalizione di centrosinistra, in un comunicato afferma: “Trapani ha bisogno di normalità e di pacificazione. Dal canto nostro continueremo a portare avanti il nostro lavoro, fatto di programmi concreti, di progetti realizzabili per dare alla nostra città la normalità di cui ha bisogno, un percorso iniziato e portato avanti con continuità da diversi mesi. Prendiamo atto delle attività delle forze dell’ordine e della magistratura, convinti sempre che l’affermazione della legalità sia priorità”.
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