Trapani

Gibellina, Capitale dell’Arte Contemporanea minacciata da un progetto agrovoltaico

Gibellina aspira al titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea, ma un progetto agrovoltaico di 48MWP, proposto dalla società Tozzi Green SpA di Ravenna, incombe minaccioso sul suo territorio e su quello del vicino comune di Santa Ninfa. Nonostante il parere favorevole del CTS della Regione Siciliana, espresso con il D.A.173/Gab del 17/5/24, e la positiva esitazione della procedura di VIA, l’iniziativa ha sollevato forti critiche e preoccupazioni.

Il parere negativo della Soprintendenza

Il punto cruciale della controversia risiede nel netto contrasto tra l’approvazione del CTS e il parere negativo espresso dalla Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani, formalizzato nella nota del 19/9/2024 a firma del Soprintendente Arch. G. Fontana. Il documento della Soprintendenza evidenzia come l’impianto, di dimensioni paragonabili all’abitato di Gibellina Nuova, insisterebbe in prossimità del centro abitato, dei monumenti di arte contemporanea, del “Sistema delle Piazze” tutelato dall’art. 10 del D.Lgs. 42/2004 e del Museo di Arte Contemporanea “Ludovico Corrao”.

Le criticità del progetto e la storia di Gibellina

Le proposte di mitigazione visivo-paesaggistica e di compensazione avanzate dalla Tozzi Green non sono state ritenute sufficienti dalla Soprintendenza a sanare le criticità rilevate. Il parere negativo tiene conto non solo degli aspetti normativi, ma anche della storia e dell’identità di Gibellina, faticosamente ricostruita dopo il terremoto grazie alla visione di Ludovico Corrao. La città, con le sue oltre 400 opere donate da artisti internazionali e il suo museo, rappresenta un unicum nel panorama culturale italiano, un “museo policentrico” dove l’arte è motore di futuro e di economia.

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Il “Cretto di Burri” e la proposta di mitigazione

Particolarmente contestata è la proposta di mitigazione che prevede il posizionamento dei pannelli solari a ridosso del Museo Ludovico Corrao in modo da richiamare il “Cretto di Burri”. Questa soluzione è stata definita una “geniale idiozia”, un falso squallido che rischia di seppellire la memoria e il dolore del terremoto preservati dall’opera di Burri. L’impianto, definito “mostruoso”, potrebbe infliggere al territorio danni permanenti e irreversibili, peggiori di quelli causati dal sisma.

Il silenzio della politica e l’appello all’Assessore Savarino

Preoccupante è il silenzio della politica regionale su questa vicenda. Eleonora Lo Curto, commissario provinciale della Lega a Trapani, denuncia l’assenza di interventi da parte dei deputati regionali a difesa del territorio e a sostegno del parere della Soprintendenza. Lo Curto ha annunciato un incontro con il nuovo Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, Giusy Savarino, certa che saprà prendere le giuste decisioni per proteggere Gibellina dalle speculazioni economiche e sostenere la sua candidatura a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea. L’obiettivo è salvaguardare il paesaggio, i beni culturali, la storia e l’identità di questa piccola e fragile città.

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«Desidero esprimere la più sentita vicinanza oltre che un plauso per la candidatura di Gibellina a Capitale italiana dell’arte contemporanea. Il fatto che la città sia tra le cinque finaliste ci riempie di orgoglio e testimonia l’attrattività culturale dell’Isola, impegnata sempre di più nella valorizzazione del proprio patrimonio artistico e storico». Lo dichiara l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato, con riferimento all’inserimento della città tra le cinque finaliste per il prestigioso titolo, annunciato dal Ministero della Cultura.  «Gibellina, con la sua storia di rinascita, è un esempio virtuoso di come il dolore e la distruzione possano trasformarsi in bellezza e riscatto, diventando simbolo di un’identità culturale forte e proiettata nel futuro – aggiunge Scarpinato – Questo traguardo è motivo di grande soddisfazione e incoraggia la Sicilia a proseguire lungo il cammino della promozione dei suoi beni culturali».
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