Nella serata di martedì 18 febbraio, i Carabinieri della Stazione di Petrosino unitamente ai militari della Sezione Operativa di Marsala, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Marsala, nei confronti di Vincenzo Patti, petrosileno di 36 anni.
In particolare, le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala, hanno consentito di addebitare a Patti 3 reati perpetrati nel comune di Petrosino tra giugno 2019 e gennaio 2020.
In primo luogo, al giovane viene contestata la ricettazione di un computer risultato provento di furto perpetrato ai danni di un noto istituto scolastico di Petrosino nel giugno del 2019. Inoltre, nello stesso mese, i Carabinieri lo hanno individuato quale responsabile di un furto in abitazione.
Nello specifico, Patti, dopo aver forzato una persiana, si introduceva nell’appartamento situato in pieno centro e – mentre i proprietari dormivano – si impossessava di diversi oggetti di loro proprietà.
Infine, allo stesso è stato addebitato il furto di un cellulare sottratto ad un giovane di Petrosino nei primi giorni del mese di gennaio.
In particolare, Patti, giunto in un bar – approfittando di un momento di distrazione della vittima – si impossessava del suo telefono, prelevandolo repentinamente dal bancone sul quale era stato momentaneamente poggiato.
I Carabinieri sono giunti all’individuazione di Patti quale autore dei citati reati, principalmente grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza della zona.
Il giovane petrosileno, una volta fermato, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Tale arresto, è il frutto della capillare presenza che l’Arma dei Carabinieri assicura nei territori di Marsala e Petrosino, finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati contro la persona ed il patrimonio.
Commenta con Facebook