Dipendenti costretti a lavorare nonostante la positività al covid, dispositivi di protezione mancanti e sanificazione dei locali assente. Sarebbe scoppiato così il focolaio, nell’ottobre del 2020 all’interno della Rsa “Casa del Sorriso” di Trapani. La denuncia arriva da tre lavoratori della struttura, una addetta alla lavanderia e due operatori socio sanitari, che, assistiti dall’avvocato Alessio Cugini, hanno presentato un esposto presso alla Procura.
Nel documento, abbastanza dettagliato, i tre evidenziano come a innescare il focolaio sarebbe stata la positività di una dipendente, che sarebbe stata nascosta dalla titolare e legale rappresentante della società. Il risultato è stato un contagio a catena che ha coinvolto anche i familiari dei tre dipendenti ma non solo, dei 17 anziani ospiti, cinque sono deceduti all’interno dell’Rsa, altri tre invece al covid hospital di Marsala.
I casi di positività al Covid registrati in una casa alloggio per anziani di Trapani, che hanno coinvolto dipendenti e anziani ospiti, sarebbero da imputare alle negligenze di L. S., amministratore unico della società che gestisce la struttura. Ad accusarla, tre suoi dipendenti – una addetta alla lavanderia, un operatore e una operatrice Osa- che hanno presentato un lungo e dettagliato esposto-denuncia alla Procura del capoluogo.
Sono 1.282 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 10.305 tamponi processati, con una incidenza di positivi del 12%. Il dato di oggi, rettifica quello diffuso ieri. La regione oggi è nona per numero di contagi giornalieri.
Le vittime sono state 19 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 4.647. Il numero degli attuali positivi è di 19.870 con 59 casi in meno rispetto a ieri; i guariti sono 82.
Negli ospedali i ricoverati sono 1039, 8 in più rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 143, 3 in più rispetto sempre a ieri.
La distribuzione nelle province vede Palermo con 70 nuovi casi, Catania -60, Messina -21, Siracusa 15, Trapani -73, Ragusa 58, Caltanissetta 12, Agrigento 35, Enna 15. Il dato negativo riportato in alcune province è il frutto della rettifica del dato di ieri quando erano stati conteggiati casi in eccesso