Sgominata una base di spaccio nel trapanese dai carabinieri. I militari della compagnia di Marsala, coordinati dalla procura, con il nucleo cinofili di Palermo Villagrazia e del 12^ reggimento Sicilia, hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare, emessa dal gip di Marsala, nei confronti di 11 indagati (3 in carcere, 4 arresti domiciliari con braccialetto elettronico e 4 obblighi di dimora nel comune di Marsala con divieto di uscire in ore notturne), accusati a vario titolo, di traffico e spaccio di cocaina.

Sequestrate due aziende di noleggio auto

Nel corso dell’operazione Fox sono state sequestrate due società di vendita e noleggio veicoli aventi sede a Marsala e riconducibili a uno degli indagati e sgominato un traffico di droga tra Catania e Marsala. I corrieri viaggiavano tra il capoluogo etneo e la cittadina trapanese a bordo di auto a noleggio intestate a due società marsalesi.

Una volta arrivata qui la droga veniva ceduta a pusher locali per le piazze di spaccio. L’indagine dei carabinieri aveva già consentito di arrestare in flagranza 7 persone, sequestrare 3 chili di cocaina e circa 40.000 euro in contanti.

Il blitz nell’area di servizio Coccigrill

Nel corso dell’indagine dell’operazione Fox a marzo del 2021, in pieno periodo Covid, a dimostrazione del modus operandi degli indagati, i militari, durante un controllo nei pressi dell’area di servizio “Coccigrill” lungo lo scorrimento veloce che collega Trapani a Marsala, avevano arrestato un cittadino catanese con numerosi precedenti penali ed un marsalese, entrambi già percettori di reddito di cittadinanza che, nel vano bagagli di un’auto a noleggio nascondevano due lastre di cocaina di oltre due chili di purezza elevatissima. Lo stupefacente avrebbe fruttato, una volta tagliato, oltre 200.000 euro.

Il corriere di Catania

Tra le persone destinatarie dall’ordinanza del gip di Marsala vi è il corriere catanese, di 45 anni, che, nei giorni scorsi, è stato arrestato anche in un’operazione dei carabinieri di Catania sul traffico di stupefacenti che avrebbe favorito il clan mafioso dei “Cappello”.

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