Multe e sequestri di alimenti per carenze igieniche ed altro ancora in 5 attività ristorative di Favignana, nel trapanese. Ben 64 chili di alimenti sono stati ritenuti non idonei al consumo e ammontano a 7 mila euro le sanzioni. Ad operare i carabinieri della stazione di Favignana e dei Nas, il nucleo antisofisticazioni e sanità. Insieme hanno eseguito un controllo straordinario del territorio, finalizzato al contrasto degli illeciti commessi in materia di sicurezza alimentare, con l’esecuzione di ispezioni igienico-sanitarie presso alcune attività di ristorazione presenti sull’isola.
Le ispezioni
In tale ambito, in 5 delle attività di ristorazione ispezionate, i carabinieri hanno rilevato molteplici violazioni di carattere amministrativo che, in due circostanze, hanno comportato anche il sequestro di prodotti alimentari. In particolare, i militari hanno riscontrato l’inadeguatezza delle procedure di autocontrollo, l’omessa procedura di autocontrollo in materia di abbattimento e surgelazione di prodotti alimentari, carenze igieniche nel locale di produzione degli alimenti nonché la mancata comunicazione alla competente autorità circa l’uso di un abbattitore di temperatura ed a provvedere all’inserimento dello stesso nella registrazione sanitaria.
Gli alimenti sequestrati
Nello stesso contesto operativo, i carabinieri hanno proceduto al sequestro di complessivi 50 chili circa di prodotti ittici e 14 chili di prodotti vegetali e pasta fresca, per mancanza di tracciabilità circa la loro provenienza, ed elevato sanzioni pecuniarie amministrative per un totale di 7 mila euro.
Anche nella Sicilia orientale controlli capillari
Anche tre le provincia di Ragusa, Siracusa e Caltanissetta ci sono stati dei controlli capillari. In questi primi 4 mesi del 2022 i Nas hanno compiuto 133 ispezioni concluse con 14 violazioni penali, 70 illeciti amministrativi, 10 denunciati, la chiusura di 8 strutture, di cui 4 sanitarie e 3 legate alla ristorazione e sanzioni per circa 110 mila euro. Nel corso di una ispezione in un noto bar-caffè della provincia aretusea, i militari hanno accertato l’esistenza di un laboratorio di pasticceria privo della registrazione sanitaria della Asp, indispensabile ai fini della sicurezza alimentare. Sulla scorta delle risultanze ispettive il responsabile del “Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione” della ASP di Siracusa ne ha disposto la chiusura.
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