I carabinieri della stazione di Calatafimi Segesta, in provincia di Trapani, hanno arrestato un 41enne di Palermo, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Corte di Appello di Palermo.

Era ai domiciliari in una comunità

In particolare, l’uomo si trovava sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico presso una comunità sita nel comune di Calatafimi Segesta, a seguito di pregressi reati contro il patrimonio avvenuti a Palermo nel 2021.

Si è allontanato senza essere autorizzato

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, nonostante il provvedimento restrittivo adottato nei suoi confronti, il 41enne si sarebbe allontanato in diverse occasione dalla comunità, senza autorizzazione. L’illecita e reiterata condotta messa in atto dall’uomo e documentata dai militari dell’Arma, ha determinato l’emissione della più grave misura della custodia in carcere.

L’uomo al Cerulli di Trapani

Al termine delle formalità di rito, pertanto, l’uomo è stato condotto presso la casa circondariale Pietro Cerulli di Trapani.

Evade dai domiciliari e si fionda a casa dell’ex moglie

La notte di Natale i carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Alcamo hanno arrestato, per il reato di evasione, un castellammarese di 67 anni. L’uomo finì agli arresti domiciliari lo scorso novembre a seguito di un’ordinanza di aggravamento di misura cautelare, emessa dal tribunale di Trapani, a causa delle continue violazioni al divieto di avvicinamento alla ex moglie con braccialetto antistalking cui era sottoposto.

L’evasione

La notte tra il 24 ed il 25 dicembre appena trascorso, presso la Centrale Operativa dell’Arma, giungeva l’allarme partito dal braccialetto elettronico del pregiudicato castellammarese. La pattuglia dei Carabinieri di Alcamo, in pochi istanti, si portava presso l’abitazione del 67enne constatando che lo stesso risultava assente. I militari dell’Arma, senza pensarci due volte, si precipitavano presso l’abitazione della ex moglie trovandolo proprio davanti il portoncino intento a suonare il campanello insistentemente cercando di guadagnare l’ingresso all’abitazione. L’intuito degli operanti si dimostrava esatto, l’uomo è stato infatti preso e sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari in attesa di udienza di convalida.