Sulla sua testa pendevano gli arresti domiciliari ma era pronto ad imbarcarsi al porto di Palermo per raggiungere un’altra destinazione al di fuori dei confini siciliani. I carabinieri sono riusciti ad arrestarlo appena in tempo, prima che riuscisse a salpare via mare. Si tratta di Francesco Calamia, 37 anni di Castelvetrano, nel trapanese. L’uomo è molto conosciuto dalle forze dell’ordine per aver causato in diverse località del trapanese vari incidenti stradali e persino provato un incendio doloso.
Sono stati i carabinieri della compagnia di Castelvetrano ad aver arrestato l’uomo, molto conosciuto per via dei suoi trascorsi alle forze dell’ordine. Le manette si suoi polsi sono scattate in ragione dell’esecuzione di un’ ordinanza di sospensione della misura della detenzione domiciliare. Il 38enne si trovava ai domiciliari dallo scorso 28 febbraio. A chiederne adesso la detenzione in carcere è stato il tribunale di Trapani. Questo perché l’uomo era stato sorpreso per l’appunto al porto di Palermo pronto per una destinazione fuori dalla Sicilia. E’ stato rinchiuso nel carcere “Pietro Cerulli” di Trapani con l’accusa di evasione.
Tra l’anno scorso e quest’anno sono stati diversi gli episodi che hanno coinvolto Calamia e che per questo gli erano costati i domiciliari. Agli inizi dello scorso mese di febbraio ci fu l’ultimo arresto, prima di quello di oggi. E’ considerato l’autore di una serie di reati. Sarebbe accusato di aver provocato almeno tre incidenti, anche di una certa gravità, non prestando neanche soccorso. Ha forzato anche un posto di blocco delle forze dell’ordine.
Sulla testa del 37enne prenderebbe un ulteriore episodio criminale, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri. Alla fine dello scorso mese di gennaio, con un complice, avrebbe causato il danneggiamento e l’incendio di un capannone a Campobello di Mazara. Si riuscì a risalire a lui in seguito ad una serie di riscontri d’indagine, sentendo i testimoni e visionando le immagini di videosorveglianza della zona.