Sorpresi a rubare legna e disboscare una pineta, scattano quattro denunce nel Trapanese. I carabinieri hanno bloccato un vero e proprio scempio ambientale. Già erano stati tagliati numerosi alberi.
In flagrante
Guanti, motoseghe e autocarro per rubare quintali e quintali di legna da un’area demaniale. E’ però andata male a quattro “boscaioli” nel Trapanese beccati in flagrante dai carabinieri proprio mentre stavano tagliando a caricando.
La perlustrazione del territorio
I carabinieri della stazione di Erice hanno denunciato quattro persone perché sorprese con 12 quintali di legna già caricate a bordo di un autocarro. La scoperta fatta dai militari durante un normale servizio di perlustrazione del territorio. In questo contesto notavano l’autocarro che a malapena si intravedeva tra la vegetazione in un boschetto comunale in via delle Pinete.
Gli approfondimenti
Approfondito il controllo, i militari dell’Arma, appuravano come l’autocarro fosse già pieno di legna appena tagliata e ben sistemata a bordo. Tra gli alberi invece, armati di motoseghe, vi erano quattro trapanesi di 51, 21, 28 e 27 anni. Tutti erano intenti a tagliare ed asportare la legna. Proprio per questo i carabinieri hanno proceduto a denunciare i quattro con l’accusa di furto aggravato. Sequestrati la legna, gli attrezzi e l’autocarro.
Altri furti simili in provincia
In questa zona del Trapanese nel tempo sono stati numerosi gli episodi di furto di legna con le stesse modalità. Era già accaduto con addirittura un arresto, in flagranza di reato, per trapanese di 68 anni, pensionato. Durante un consueto servizio di perlustrazione del territorio in località Casazza, i militari hanno notato un uomo intento a prelevare della legna accatastata sul bordo strada per caricarla sul proprio furgone. Sempre nel Trapanese i carabinieri della stazione di Partanna avevano anche arrestato un 73enne e un 42enne per furto di legna in una proprietà privata. I militari accertarono che i due si erano già appropriati di circa 4 metri cubi di legna, caricati su un furgoncino.
Commenta con Facebook